Come abbiamo riportato nel post precedente, nel sito dell'Associazione 'Amici di Vittorio De Sica', si legge del primo restauro della pellicola di 'Ladri di biciclette' effettuato nel 1997, restaurato sempre dalla associazione intitolata al grande regista; di un secondo, ma in digitale nel 2008, giovandosi del finanziamento del Casinò di Venezia. La pellicola restaurata, è bene ricordarlo, fu proiettata nella serata inaugurale del Festival di Venezia del 2008 e, successivamente, il DVD fu venduto dal Corriere della Sera. I giornali di tutto il mondo ne parlarono, e certamente l'avvenimento non sfuggì alla Cineteca di Bologna.
Per questo l'annunciato restauro della stessa pellicola ad opera della istituzione bolognese, restauro digitale per la seconda volta, desta qualche sospetto. Che cosa non andava del primo restauro digitale effettuato dall'Associazione 'Amici di Vittorio De Sica', per far decidere la Cineteca di Bologna a ritornavi?
La Cineteca dovrebbe chiarire. E forse anche la direzione del Festival di Cannes, a conoscenza del restauro precedente, se ora annuncia una 'prima mondiale', che in effetti è una 'seconda' francese, perchè nel frattempo la prima edizione digitale del capolavoro di De Sica restaurato, ha nel frattempo girato il mondo con il logo del Casinò di venezia che pagò interamente le spese del restauro.
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