Da settimane, mesi, forse un annetto andiamo consigliando - inutilmente - al titolista dell'inserto settimanale romano TROVAROMA, - allegato al quotidiano 'La repubblica', contenente gli annunci di spettacoli, mostre, eventi ed altro - di smettere, quando scrive di concerti classici, l'uso del termine 'aria/e', quale che sia il repertorio che si intende presentare. Perchè , gli andiamo spiegando, nel repertorio classico di 'arie' ovviamente ve n'è tante, ma si commette un errore grossolano quando si usa solo e sempre quel termine, anche per quei casi in cui di 'arie' non c'è neanche l'ombra.
Oltre l'uso di quel termine, quasi sempre improprio, l'acuto e solerte titolista, fa uso altrettanto smodato di una preposizione che premette al termine incriminato, anche questa soggetta a censura perfino linguistica. Che vuole intendere quando scrive che il direttore tal dei tali dirige ' sulle arie di...? L'uso smodato di quella preposizione si è poi allargato anche agli strumentisti che suonerebbero 'sulle arie di...', o ai cantanti che canterebbero 'sulle arie di...'.-
Quando abbiamo cominciato questa nostra campagna contro l'uso inadatto di preposizioni, abbiamo consigliato al 'Trovaroma', di sostituire almeno quella preposizione con un più semplice articolo, il direttore tal dei tali, lo strumentista e il cantante ... dirigono, suonano, cantano 'le arie di... Niente da fare. La preposizione piace molto al titolista del 'Trovaroma', o lui la preferisce in ogni caso e perciò non sa farne a meno.
Poi, non riuscendo a ottenere nulla in fatto di preposizione, abbiamo suggerito al titolista di sostituire la parola 'aria'con 'musica'. Perché dirigere o suonare o anche cantare 'la musica di...' è sempre e comunque più esatto che suonare o dirigere o cantare 'le arie di...', specie quando di 'arie' non v'è traccia nelle musiche in programma; considerando che quand'anche vi fossero arie nella musica eseguita, il termine 'musica' salva 'capra ( il titolista del Trovaroma) e cavoli' (nostri e della lingua) .
Ma lui, il titolista, ancora insiste: la settimana scorsa ha scritto di 'arie', laddove di 'arie' non v'era traccia.
Poi però, una tantum, il destino ha voluto premiare tanta costanza, consentendogli questa settimana di azzeccare il titolo, perchè a Santa Cecilia arriva una giovane bravissima, così pare, cantante americana che canterà ARIE - finalmente ! - di Mozart.
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