giovedì 19 aprile 2018

Virginia Raggi e tutta la Giunta capitolina. Maledizione a voi!

Ieri sera, per andare ad un concerto in centro - Piazza Campitelli - abbiamo percorso in macchina tutta Via Nomentana, poi il tunnel che porta a Corso d'Italia, Muro Torto, Lungotevere fino all'Isola Tiberina e Via Petroselli fino a Piazza Bocca delle Verità, dove abbiamo posteggiato la  macchina negli spazi lasciati liberi da alcune grandi camion e roulotte  adibiti a 'servizi cinematografici' - stavano girando un film, per essere chiari, per raggiungere la sede del concerto.

A piedi, abbiamo percorso Via Petroselli, un pezzo di Via del Teatro Marcello, fino a Piazza Campitelli, dove ha sede l'assessorato alla cultura capitolino (quello della 'ricrescita culturale', agli ordini di Luca Bergamo, che è anche vicesindaco) e pure la Chiesa di Santa Maria in Portico, dove  aveva luogo il Concerto organizzato - SPLENDIDAMENTE, come sempre - dall'Accademia Tedesca in Roma - Villa Massimo.

 Tutta la città che abbiamo attraversato in macchina e a piedi mostrava evidentissimi i segni dell'abbandono e del degrado in cui la Giunta  dei pentastellati l'ha ancor più ridotta. Loro replicheranno che la città l'hanno trovata già messa male quando, ormai quasi due anni fa, hanno occupato il Campidoglio, per volere dei cittadini. Se la loro replica è sacrosanta, non si può negare che hanno hanno proseguito nell'intento di  mandare in rovina la città  che avrebbero dovuto governare e quindi risollevare dalle condizioni in cui, i loro predecessori, l'avevano ridotta, mai comunque così male.

Non c'è angolo della città  della cui manutenzione  ci si possa dire soddisfatti della amministrazione della Raggi. I sottopassi  come i tunnel sono inondati, ai bordi, di foglie secche - ci vuole tanto per mandare una squadra della nettezza urbana a raccoglierle, magari di notte quando il traffico è quasi inesistente? Un paio d'ore di lavoro e quei tunnel potrebbero assumere le sembianze di un tunnel di una città normale. Sporcizia, foglie secche, erba non tagliata dappertutto. Al degrado non si sottraeva neppure il tratto di strada, fiancheggiato ai due lati da testimonianze archeologiche ed architettoniche, che da Piazza di Bocca della Verità  porta dritto al Campidoglio: un percorso che anche  l'assessore Bergamo percorre ogni giorno. Le rovine, il prato antistante il Teatro di Marcello sono piene di erbacce. Tutto  è lasciato nel più  totale abbandono.

 Naturalmente evitiamo volutamente di parlare delle buche  che  mettono cittadini e mezzi privati di trasporto (moto, scooter, macchine) dei romani ogni giorno, in qualunque tratto si percorra, a durissima prova ed a rischio vita. Noi stessi in due giorni, una volta sottocasa ed una seconda sulla tangenziale nella parte alta dalle parti di San Lorenzo, ne abbiamo prese due  che per poco non ci facevano sfasciare la macchina, nonostante la velocità moderata.   Di maledizioni ve ne abbiamo mandate tante e come noi molti altri romani. Che, speriamo, quando saranno nuovamente chiamati ad esprimersi con il voto, vi mandino a casa  con un calcio nel di dietro.   

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