giovedì 12 aprile 2018

In Alemagna duecento e trentuna... canta Leporello. Quella lista di imprese ci ha fatto venire in mente Stinchelli, Enrico, ma anche l'altro Enrico, Castiglione, del quale però racconteremo un'altra volta

L'eroe della Barcaccia, Enrico Stinchelli, stando a ciò che si legge  e che lui stesso ha scritto nel suo sito ufficiale, ha fatto, infinite volte, il direttore d'orchestra in Allemagna, fino al 2012, cominciando addirittura nel 2002, quando è salito sul podio della sala dove suonano anche i Berliner,  o del Gasteig di Monaco. Insomma un direttore all'apice del successo, che non ha voluto bissare il successo tedesco anche in Italia, per modestia e pudore,  ed anche per non allungare la lista del  suo 'catalogo', mentre avrebbe potuto tranquillamente farlo. Manca, per la citata e ben nota modestia, l'indicazione delle grandi orchestre che ha diretto. Sorvoliamo su questi particolare di poco conto.

Anche se non possiamo tralasciare naturalmente le molte regie d'opera per le quali è stato chiamato in tutta Europa, da Gozo alla Turchia, girando alla larga dalla Scala che egli ritiene un teatro 'decaduto'; e le infinite volte in cui ha cantato in questa o quell'opera sostenendo, con immutato ed immancabile successo, ruoli impegnativi, è certo che il ruolo che maggiormente lo coinvolge ed esalta è quello del 'chiacchieratore' radiofonico seriale, dai microfoni della Barcaccia (Radio 3), la più antica trasmissione operistica della storia della radio, 'dai tempi di Marconi'. La quale fa, ogni giorno, secondo quel che scrive  Stinchelli, all'incirca 2.000.000 /2.500.000  di ascoltatori, roba da far morire d'invidia perfino il Baglioni di 'Sanremo' o la Carlucci di 'Ballando'.
 
Alla Barcaccia, aiutato dalla 'spalla' Suozzo, Stinchelli fa le pulci a tutti, nessuno escluso; non conosce la paura e, in caso di necessità, tira giù dall'altare qualunque mito, e incorona qualunque emergente. Chi non è passato dalla sua trasmissione? Chi non ambisce ad andarci? Chi non la ritiene  una sorta di consacrazione o santificazione, seduta stante, di fronte alla vasta platea radiofonica?

 Tutti questi pensieri ci venivano in mente qualche giorno fa quando abbiamo letto, per puro caso, e ne abbiamo dato notizia su questo blog, delle sue 'calunnie'- o ritenute tali - nei confronti di Enrico Castiglione, e della denuncia che quest'ultimo ha sporto contro di lui.

Un'altra volta racconteremo le gesta anche di Castiglione, l'altro campione, l'Enrico regista, scenografo e mille altre cose ancora,  come Stinchelli,  l'altro Enrico, suo calunniatore. Perchè le vite di entrambi si somigliano, ed anche il pittoresco delle loro gesta. Per il Castiglione regista ed impresario teatrale, c'è  stato anche il coro 'Ali di bambù' che, scenograficamente, ondeggiava ad ogni alitar di vento, nel teatro di Taormina. Dove i due Enrichi si sono fronteggiati, come due giganti alla 'pugna'.

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