venerdì 5 dicembre 2025

Il Vaticano ( Papa Leone) dice NO alle 'diaconesse'. Protestano le teologhe tedesche ( da Il Messaggero, di Franca GIansoldati)

 

Vaticano, il NO alle diaconesse manda su tutte le furie le (potenti) teologhe tedesche: «Le donne si allontaneranno dalla Chiesa»© Ap

Frustrazione, rabbia, sorpresa. «Le donne si allontaneranno sempre più dalla Chiesa». Il nuovo “NO” a caratteri cubitali ribadito dal Vaticano alle diaconesse ha suscitato sentimenti fortissimi e risentiti un po' ovunque, soprattutto in Germania dove da anni vi sono nutriti gruppi di teologhe e associazioni femminili cattoliche al lavoro per far avanzare la causa della parità di genere. Nessuno si aspettava una doccia fredda el genere. A leggere i risultati della Commissione presieduta dal cardinale Petrocchi e fatta pubblicare integralmente da Leone XIV il diaconato femminile resta vietato perchè un tema troppo divisivo, anche se i dieci membri dell'organismo hanno lasciato aperta una remota possibilità a ristudiare in futuro la questione. In ogni caso sembra assodato che Papa Prevost difficilmente ribalterà il giudizio per mettere in discussione la linea della tradizione tracciata dai suoi predecessori, e riassumibile con il divieto a tutto quello che potrebbe portare al sacerdozio femminile. 

"We are Church", una delle maggiori realtà riformatrici tedesche, ha reagito con sgomendo parlando dell'ennesima «occasione mancata», facendo notare che il voto negativo dei membri della commissione rappresenta «solo un messaggio di stagnazione», qualcosa che sa di stantio. La presidentessa di ZdK, Irme Stetter-Karp ha così sintetizzato: «Il futuro non può iniziare con questo punto morto».

Idem per l'Associazione Cattolica delle Donne di Germania (kfd). In una dichiarazione riportata dalla agenzia cattolica KNA, la vice presidente Ulrike Göken-Huismann ha anticipato una possibile conseguenza negativa: «Il rapporto finale porterà altre donne cattoliche a lasciare la Chiesa». Il documento vaticano in alcuni passaggi lasciava aperta - in linea di principio - una piccola porticina, spiegando che vi è la possibilità di studiare ancora se ammettere le donne al diaconato sacramentale, ma che sarebbe stato necessario un ulteriore approfondimento teologico e pastorale. «Per quante altre volte saremo rimandate al futuro, alle calende greche, con il riferimento di ulteriori ricerche necessarie? Fino al giorno del giudizio?»

La ampia rete pro diaconato femminile riconosce un deficit strutturale al lavoro svolto della commissione vaticana. In primis sono mancati scambi personali con le donne che già adesso svolgono funzioni di diaconesse in tante parrocchie del mondo dove c'è scarsità di sacerdoti. Sono loro che portano la comunione, predicano, battezzano. In Brasile da almeno un decennio è ormai diventata una prassi soprattutto nelle zone amazzoniche vastissime e prive di sufficienti sacerdoti

 Ora la speranza è che vi siano sempre più donne consapevoli di questa ingiustizia e pronte a protestare contro la palese visione maschilista ben poco propensa ad introdurre la parità di genere  nella Chiesa. «Speriamo che almeno le donne che lavorano in campi diaconali e vivono la loro vocazione diaconale saranno incluse negli ulteriori lavori teologici se mai ci saranno». Questa sollecitazione si va ad intersecare con il percorso sinodale in atto in Germania grazie al quale è stato evidenziato dalla base dei cattolici di creare una commissione tra i vescovi tedeschi e il Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK).

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