S e non fosse che siamo a Padova anziché a Roma avrebbe potuto essere una scena de “La grande bellezza”. Un party con in sottofondo “A far l’amore” di Raffaella Carrà tra le statue romane con musica alta e ospiti che ballano scatenati. E’ la scena a cui hanno assistito nella notte di mercoledì 30 ottobre (alla vigilia di Halloween) i residenti di via Eremitani, che si affacciano sullo spazio dato in gestione alla caffetteria dei musei civici Eremitani. Una scena che non è andata giù al capogruppo di Fratelli d’Italia Matteo Cavatton che ha denunciato tutto sui social.
Rischio inquinamento acustico
«Sette anni fa venne impedito l'accesso al pubblico all'area archeologica antistante la Cappella degli Scrovegni. Ricordo che in quel sito si era svolta per decenni la rassegna di cinema all'aperto e altri spettacoli di intrattenimento (teatro, recital, ecc.), sotto lo sguardo benevolo di Giotto ed in un contesto assolutamente affascinante. Poi si disse che "l'inquinamento acustico" avrebbe potuto danneggiare gli affreschi del Trecento e, già che c'era, la Giunta vietò anche solo di mettervi piede (ricordo che è e resta un'area pubblica).
Tant'è, nel 2016, da Assessore alla Cultura, inaugurai la nuova ala dei Musei Civici Eremitani, destinata a studio e laboratorio internazionale di restauro», racconta Cavatton.
«Dopo anni di silente sopportazione, dopo cambi di gestione quanto meno ambigui, dopo epurazioni violente ed immotivate, ieri sera mi sono definitivamente rotto le p… – prosegue il suo sfogo – Ecco come si rispettano gli affreschi di Giotto, i reperti archeoligici ed in generale il patrimonio culturale ed artistico della nostra Città. Ieri notte, ore 23.45, proseguiva una festa tra anfore, capitelli e staute greco-romane, cominciata alle 17. I muri delle abitazioni vicine tremavano e la musica si sentiva sino a Via Morgagni.
Chissà come stanno gli affreschi di Giotto...».
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