Il "Messiah" proibito
Fa molto discutere in Finlandia la decisione del direttore di una scuola
media della regione di Uusimaa di sospendere l’esecuzione prevista
del Messiah di Händel con la Suomalainen Barokkiorkesteri, l’Orchestra
barocca finlandese, e il Coro da Camera di Helsinki per non creare
discriminazioni su base religiosa negli studenti della scuola. Il concerto
rientrava nel progetto Lähelle, sostenuto da finanziamenti pubblici con
l’obiettivo di presentare gratuitamente musica di qualità in scuole e
biblioteche.
Per le autorità politiche e religiose del paese la condanna è pressoché
unanime. A dirsi «sconvolta per la decisione» è Laura Kajander, direttrice
esecutiva dell'Orchestra barocca finlandese, che si dice preoccupata per
l’educazione nelle discipline artistiche dei giovani finlandesi soprattutto
in un contesto di tagli dei finanziamenti pubblici alle attività culturali operati
dal governo di centrodestra finlandese. «Se oltre ai tagli ci si deve
preoccupare anche del tipo di cultura che deve diffondere – ha aggiunto –
allora ci sono molti motivi per essere preoccupati».
«Che razza di società è quella in cui agli studenti non è permesso ascoltare
un concerto barocco e apprendere la storia culturale?» si chiede il Ministro
della Sicurezza sociale Sanni Grahn-Laasonen, esponente del Partito
della coalizione nazionale di centro-destra, che aggiunge: «Un tale eccesso
di sensibilità non tutela i diritti, ma limita le opportunità»
Anche la Chiesa fa sentire la propria voce attraverso le parole di Teemu
Laajasalo, vescovo della diocesi di Helsinki: «I tratti cristiani non possono
essere eliminati dal nostro background. Anche se l’arte fosse vietata,
ripulire il nostro ambiente dalle tracce del cristianesimo richiederebbe un
cambiamento notevole: viviamo nel 2024, abbiamo una settimana di sette
giorni e una paga doppia il settimo giorno, destinato al riposo. Tutto questo
è frutto della storia».
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