Daniela Santanchè
Daniela Santanchè al centro di diverse vicende giudiziarie. Visibilia, bilanci e difficoltà economiche. Le registrazioni e gli spostamenti di denaro.
Le vicende legate alla ministra del Turismo, Daniela Santanchè, continuano a tenere banco. Nelle ultime ore, alcune analisi del quotidiano Domani hanno messo in luce aspetti inediti che riguardano la nota politica e tutto ciò che concerne l’azienda Visibilia. La donna sarebbe stata intercettata relativamente al modus operandi con i dipendenti. Non solo. Ci sarebbero novità anche su dove siano finiti i soldi arrivati per l’emergenza Covid ma sfruttati in altro modo.
Daniela Santanché, le registrazioni dei dipendenti
Se nelle ultime ore si è parlato soprattutto della villa del figlio della Santanchè, Domani ha ripreso, invece, la questione legata ai dipendenti di Visibilia e alcuni comportamenti tenuti da quella che ora è la ministra del Turismo. Il quotidiano ha ripreso le vicende accadute a partire da una riunione avvenuta il 27 novembre 2019 quando la donna fu registrata: “Il primo gennaio 2021 siamo liberi, cioè, nel senso, non ci son più gli ammortizzatori sociali, per cui noi come editori prenderemo le nostre decisioni”. E ancora: “Insomma, per farvela breve, stiamo facendo l’accordo dove loro avranno il 50 per cento in meno del loro stipendio, ma lavoreranno il 100 per cento. Quindi hanno acconsentito a… un nuovo contratto, a un nuovo contratto”.
Di fatto, come spiegato dal quotidiano, mentre “in pubblico sparava a zero contro il Reddito di cittadinanza”, la Santanchè “da imprenditrice utilizzava gli aiuti di stato”.
Gli aiuti per il Covid: che fine hanno fatto i soldi
Eppure, ci sono altri dettagli proprio sugli aiuti che fanno molto discutere. Infatti, sempre Domani, citato anche da Open, ha fatto presente come, secondo gli ispettori – ed ecco perché la procura contesta la truffa alla politica – le società dell’attuale ministra hanno utilizzato le misure adottate dal governo per aiutare le aziende colpite dalla pandemia “traendone vantaggio economico a danno dell’Inps”.
Nello specifico, come riportato da Open, si fa riferimento ad un prestito da 740 mila euro con garanzia di Invitalia arrivato dalla Banca Popolare di Sondrio. Quei soldi, invece che essere usati per la carenza di liquidità per via dell’emergenza Covid, avrebbero aiutato Visibilia Editore Holding, che rischiava il tracollo.
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