martedì 7 maggio 2024

Pezzente di un Toti, altro che governatore!

"Ora ci vediamo a festeggiare, dai porta un po' di caviale da Monaco, che la settimana prossima veniamo a mangiare una patata col caviale in barca"...

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E' la trascrizione di una delle tante intercettazioni telefoniche fra il governatore Toti e l'industriale Spinelli; altrove si parla di 'casa trovata' ed anche della necessità di incontrarlo di persona in vista delle elezioni per le quali 'chiede una mano'.

 Ho sempre pensato che molti politici, non allevati nei partiti di un tempo, ma presi dalla massa, appartengano alla categoria dei pezzenti, e che  non se ne vergognino.

 Chiede Toti all'amico industriale di comprare caviale a Monaco, per festeggiare sulla barca dell'industriale!!!

 Girando per i luoghi del potere, dalle parti del Parlamento e dintorni a Roma, più di una volta mi è capitato di vedere parlamentari di ambo i sessi, vestiti a festa, a primamattina. Per la semplice ragione che i pezzenti, nella maggior parte dei casi anche burini, appena vedono un pò di soldi, se ne approfittano e li ostentano, senza pudore e senza una briciola di stile. E, ritenendoli comunque pochi, si attaccano come ventose a chi ne ha più di loro, specie a quelli che sono ricchi veri.

Toti con tutti i soldi che ha guadagnato, neanche per scherzo avrebbe dovuto dire all'industriale, con il quale si presume abbia fatto affari non del tutto leciti, di comprare il caviale a  Montecarlo, perchè avrebbe potuto comprarlo con i soldi suoi.

 A Mediaset prima, in Europa poi ed ora in Liguria di soldi ne ha guadagnati tanti e da tempo. Dunque perchè abbassarsi a fare il pezzente. Per la semplice ragione che lui è un pezzente e pezzente resta anche avendo guadagnato tanti soldi. Un pezzente che non si vergogna di far conto dei soldi degli altri. 

 Io che, per molti anni, per amicizia,  ho avuto rapporti molto stretti con alcuni ricchi veri, mai una sola volta ho approfittato della situazione, anzi, in tutti i modi per me possibili, ho cercato sempre di ricambiare, pur restando il grandissimo dislivello di possibilità economiche fra noi. E comunque  si trattava sempre di ricchi e signori.

 Non sono un pezzente e mai potrò diventarlo; ho fatto sempre affidamento sui miei soldi, e solo su quelli guadagnati con il lavoro, pochi o tanti che fossero, a seconda delle circostanze. Ed ancora, per questo mi tengo alla larga dai pezzenti, che sono cosa diversa dai poveri ed onesti, che io non ho problemi a frequentare, e ho frequentato, all'occorrenza.

 Di questo, come di altro, vado orgoglioso.

                                                       (Pietro Acquafredda)

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