Lunghi applausi per "Megalopolis" di Francis Ford Coppola. Il discorso del regista
Quarantacinque anni dopo la sua seconda Palma d'oro con “Apocalypse now”, Francis Ford Coppola, uno dei registi più influenti della storia del cinema, ritenta l'impresa: è in concorso al Festival di Cannes con “Megalópolis”, una favola in forma di tragedia romana ambientata nell'America di oggi, o meglio in un futuro distopico in una città chiamata New Rome che, però, è New York.
Il film
Ispirato al “De Catilinae Coniuratione”, la monografia storica di Sallustio, e un omaggio fin dal titolo a “Metropolis” di Fritz Lang, “Megalópolis” racconta di Cesar Catilina (Adam Antler), un urbanista visionario, che propone di costruire una città utopica in comunione con la natura, ma viene osteggiato dal sindaco Cicerone (Giancarlo Esposito). Contro di lui anche la congiura ordita da Clodio (Shia LaBeouf), nipote del super banchiere Crasso (Jon Voight), che detiene il controllo dell'economia. L'interrogativo che si pone il film è: può esserci un mondo migliore rispetto a quello in cui viviamo? Costato 120 milioni di dollari, per produrlo, Francis Ford Coppola ha dovuto vendere una parte della sua azienda vinicola a Napa Valley.
La standing ovation
Cannes ama Francis Ford Coppola e accoglie con un'ovazione il maestro ottantacinquenne. In sottofondo, le note immortali di Nino Rota per “Il Padrino”. La sala del Grand Theatre Lumiere è piena e ad applaudirlo ci sono anche la nipote Romy, figlia di Sofia Coppola, con i lucciconi, e la sorella Talia Shire. C'è il protagonista Adam Driver con tutto ilresto del cast, Aubrey Plaza, Shia LaBeouf, Laurence Fishburne. Standing ovation e lui ricambia, toglie il capello di paglia e s'inchina. Presente in sala anche Richard Gere, che lo abbraccia e a un giornalista dice: “Solo un folle come lui poteva fare un film del genere”.
Il discorso al Grand Theatre Lumiere
Tra gli applausi scroscianti le parole del regista: "Impossibile dire come mi senta in questo momento, ma voglio provare a farlo...Tutti questi meravigliosi attori sono la mia famiglia. Perché - come diceva Cesare - siamo una sola famiglia. Ed è a questa che dobbiamo giurare fedeltà e alla nostra bellissima terra". E poi aggiunge: "Il mio desiderio è che i bambini possano andare in giro per il mondo, che possano ereditare da noi un mondo migliore". Infine: "Credo che la parola più bella,
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