Livorno ospiterà in autunno, su proposta di un suo grande cittadino, Federico Maria Sardelli, un festival di musica sacra barocca, portando musicisti di altissimo livello e aprendosi a un nuovo pubblico.
Sardelli, che è direttore d’orchestra, musicista e musicologo, ha infatti presentato al Comune il progetto di un festival tematico, predisposto insieme a Roberto Sbolci, musicista, direttore artistico Hortus Harmonicus, per approfondire proprio nella sua città un momento della cultura musicale italiana che in tutta Europa è estremamente seguita ed apprezzata.
Perché proprio a Livorno? Lo ha spiegato lo stesso Sardelli nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Comunale.
Il movimento barocco, ha ricordato il musicista, si afferma nel XVII secolo e Livorno proprio il 19 marzo 1606 viene elevata al rango di città con la nomina del gonfaloniere e la consegna del “capperuccio” da parte del Granduca Ferdinando I de’ Medici.
La Livorno del Seicento e Settecento è stata una perla nel Mediterraneo, era una città mercantile viva e operosa, Vivaldi vi rappresentava le sue opere, Goldoni vi soggiornava e vi ha anche ambientato anche “Le smanie per la villeggiatura”. Se n’è perso il ricordo ma qui sono nati e vissuti notevoli compositori.
Da qui l’idea di una rassegna musicale che porti a Livorno i capolavori dei giganti della musica sacra da Vivaldi, a Lully a Händel, associandoli alla riscoperta dei compositori barocchi livornesi: Stuck, Carbonelli, Campioni e altri.
La prima edizione del festival si articolerà in un ventaglio di 5 spettacoli di altissima qualità musicale. La musica sacra, espressione più alta e raffinata della produzione d'ogni compositore, permette di spaziare fra voci soliste, coro e strumenti in una grande varietà di forme e colori. I luoghi prescelti per il Festival sono luoghi particolarmente significativi della storia di Livorno: il Santuario di Montenero, la Cattedrale, la Chiesa di San Ferdinando, il Teatro Goldoni.
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