Aveva visto giusto Franco Di Mare, alla fine di aprile, ospite di Fazio : mi resta poco tempo da vivere - aveva detto, con un filo dio voce e attaccato ad un respiratore - anche se fino a quando l'arbitro non ha fischiato, la partita non è terminata. Solo che non si immaginava che la partita, della sua vita, fosse veramente alla fine, addirittura ai 'tempi supplementari', visto che il duro calvario della sua malattia andava avanti ormai da tre anni circa.
Aveva comunque avuto il tempo e trovata la forza, di rivolgersi ad un suo ex dipendente ( Rai3), Fabio Fazio, per chiedergli ed ottenere ciò che la Rai, che per trent'anni era stata la sua azienda, la sua 'casa', mai gli avrebbe concesso. Lanciare via etere il grido di dolore per la malattia, inguaribile che - ormai è certo - le tante missioni in zone di guerra - gli avevano procurato.
In tv non si era arreso. Per la sua malattia non esiste ad oggi una cura, ma lui si dichiarava fiducioso che il rimedio arrivasse prima della 'fine della partita' della sua vita.
Ma aveva accusato la Rai di averlo dimenticato, addirittura osteggiando la sua, lecita, richiesta di avere il resoconto degli anni di servizio nei teatri di guerra. All'indomani della sua denuncia, la Rai si è detta - ipocritamente?- dispiaciuta, all'oscuro dei fatti e che avrebbe rimediato, anche se in ritardo. Adesso non serve recriminare, staremo però a vedere se le promesse fattegli in punto di morte la Rai meloniana le manterrà; e cioè se sarà corrisposto il dovuto risarcimento, anche se ai suoi eredi e non più a lui direttamente.
Negli ultimi tempi non ci siamo visti, ma abbiamo comunicato via cell. - l'ultimo messaggio non disperante, ma laconico, due giorni prima della scomparsa - alle ore 17,17 del 17 maggio - ma con lui e la sua famiglia passata e presente, abbiamo attraversato molti anni, alcuni travagliati - quelli della separazione da Alessandra - altri gioiosi - conoscenza e rapporto con Giulia che ci fece conoscere in un pomeriggio d'estate di tanti anni fa; il ritrovato rapporto con Stella, che incontrammo la prima volta negli anni dei suoi studi universitari, e infine ... la drammatica malattia.
Amicizia sincera la nostra; senza nè richiesta e neppure scambio di benefici, come si potrebbe immaginare, per la sua direzione di Rai 3 da una persana generosissima. A ridosso dei quali, purtroppo, iniziò anche il calvario della malattia, che Giulia ha certamente alleviato, la crudele diagnosi e ora...la fine.
Ciao Franco, riposa in pace.
Nessun commento:
Posta un commento