Il Carnevale di Fano si appresta a celebrare i suoi giorni più belli. E’ straricco, davvero grasso, il calendario d’eventi che si apre oggi con l’arrivo in città della madrina dell’edizione 2024, il direttore (come vuole farsi chiamare lei, e non direttrice) d’orchestra Beatrice Venezi a cui è dedicato il Pupo (foto) su cui salirà domenica per aprire l’ultima sfilata dei carri allegorici in viale Gramsci.
Alla festa fanese, infatti, non poteva mancare il contributo dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini, che stasera alle 21 al Teatro della Fortuna ha organizzato l’ormai tradizionale "Concerto di Carnevale". Sul podio la Venezi, che si gode una carriera internazionale dopo un prestigioso percorso di studi da pianista e da direttore e che nonostante la giovane età è stata già insignita di premi, tra cui lo storico "Scala d’Oro" nel 2017.
Tra le poche donne al mondo ad essere invitata sul podio dei cinque continenti, da sempre attenta anche alla valorizzazione del repertorio meno conosciuto al grande pubblico, la Venezi ha fortemente voluto inserire nel Concerto di Carnevale la Prima Sinfonia di Louise Farrenc (1842), una compositrice dell’Ottocento che dovette studiare privatamente a Parigi, poiché all’epoca le donne non potevano essere ammesse al Conservatorio, ma che anni dopo ne divenne docente.
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P.S.
Si continua a diffondere fake news sulla carriera di Beatrice Venezi: la sua non è una carriera internazionale, perchè i paesi nei quali ha diretto fino ad oggi, appartengono alle periferie dell'universo musicale, ed anche sul prestigioso percorso di studi sul quale ci sarebbe molto da dire. A cominciare dalla sua mancata ammissione al Corso di specializzazione in direzione d'orchestra, al Conservatorio milanese. Serve altro ancora?
( P.A.)
Ma il concerto prevede anche il solista, Davide Alogna, tra i violinisti più acclamati della sua generazione. Il programma in cui si cimenterà Alogna unisce legami con la festa del Carnevale e con il dna dell’orchestra residente: le pagine virtuosistiche proposte sono infatti a firma di due autori di cui si narrano scorribande romane in occasione del carnevale del 1821, gli amici Gioachino Rossini e Niccolò Paganini.
Del genovese saranno proposte due raccolte di variazioni per violino, quella sul tema rossiniano dal "Mosè" e quella che porta il titolo di "Carnevale di Venezia" mentre del cigno pesarese verrà proposto il brano "Un mot à Paganini", ulteriore segno dell’amicizia che legava i due compositori.
ti.pe.
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