Parigi 1900-1906. Il primo Soffici E la sala intitolata a Luigi Corsetti
Parigi 1900-1906. Il primo Soffici E la sala intitolata a Luigi Corsetti© Fornito da La Nazione

Oggi alle 17 la sala espositiva delle Scuderie Medicee sarà intitolata alla memoria di Luigi Corsetti, in occasione dell’apertura della mostra "Parigi 1900-1906. Il primo Soffici". Corsetti, già direttore del Museo Soffici e della biblioteca comunale , ha dedicato anni di lavoro per far nascere il museo e promuovere la cultura a Poggio a Caiano in tutte le sue forme. Dedicandogli il salone espositivo, l’amministrazione comunale intende rendere omaggio a questa figura così importante per la storia di Poggio. La mostra è stata presentata ieri mattina dal curatore, Luigi Cavallo, dalla direttrice del museo Giulia Ballerini e dall’assessore alla cultura Giacomo Mari. "Questa inaugurazione è un ulteriore tassello della ricomposizione del mosaico delle attività di Luigi Corsetti – ha detto l’assessore Mari – e il nucleo della mostra che andiamo a inaugurare ruota attorno alle riviste parigine raccolte da Luigi e presenti nel Fondo Luigi Corsetti, recentemente collocato nell’archivio del Museo Soffici". Oggi uscirà sul sito del Comune anche l’avviso pubblico per una borsa di studio del valore di 1.500 euro, rivolta ai laureandi e dottorandi che vorranno presentare un progetto di ricerca sulla storia, l’arte e la cultura di Poggio, continuando così l’operato di Corsetti.

La catalogazione del fondo e tutte le iniziative nate sul filo della memoria di Luigi Corsetti sono state organizzate grazie all’operato dell’ufficio cultura nelle persone di Massimiliano Martini, Patrizio Gioffredi e Barbara Taverni. Da oggi i visitatori scopriranno il "primo Soffici", il periodo 1900-1906, quando Ardengo ventenne abitava a Parigi e si guadagnava da vivere collaborando a riviste umoristiche, di argomento leggero e di costume. D’altra parte il giovane artista coltivava rapporti con pubblicazioni di buon prestigio culturale, come La Plume, La Critique Indépendante, L’Europe Artiste, grazie alle quali ebbe modo di conoscere letterati e pittori come Moréas, Ricciotto Canudo, Apollinaire e Henry De Groux, Picasso, Van Dongen, che saranno compagni prestigiosi del suo percorso culturale, riferimenti di studio e di lavoro.

"Si tratta di un’esposizione di originali e di documenti – ha spiegato il curatore Luigi Cavallo – che insieme vogliono dare il senso di un’epoca. L’epoca del simbolismo europeo che fu certamente il momento di sintesi più prolungato nella storia dell’arte". La mostra resterà aperta sino al 25 giugno, il giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi (10-1314,30-19). Il biglietto costa cinque euro, compreso l’ingresso al museo; gratuito per residenti a Poggio e minori di 18 anni.