Modena. Concerto di Cuncordu e Tenori di Orosei , il 3 aprile
Il complesso vocale Cuncordu e Tenore de Orosei sarà al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena il 3 aprile alle 20.30 l'Altro Suono festival. Massimo Roych, Mario Siotto, Gian Luca Frau e Piero Pala saranno impegnati in un programma di Canti Sacri tradizionali presentati nel contesto dei concerti che il festival dedica quest'anno al tema "Sulle ali della preghiera".
Il complesso è tra i migliori interpreti nel vasto panorama delle musiche vocali sarde, oltre che per la loro eccezionale bravura, anche per la peculiarità del repertorio, specifico del paese di Orosei e custode fedele dell'eredità musicale ricevuta dai cantori anziani e tramandata con continuità nel corso del tempo. Il gruppo eseguirà nelle due particolari modalità a Tenore e a Cuncordu, i Gotzos (canti della Passione di Cristo) e tutto il repertorio canoro sacro del loro paese. Con la stessa passione con cui custodisce la cultura tradizionale, il Cuncordu e Tenore de Orosei, si è disposto all'incontro con altre espressioni musicali, collaborando con diversi artisti tra i quali: Paolo Fresu, Enzo Favata, Daniele Di Bonaventura, il progetto "Voci Nomadi" con i cantanti Koomii della Mongolia Ganzorig e Tsogtgerel, e l'importante collaborazione con il violoncellista e compositore olandese Ernst Reijseger, con cui hanno partecipato alla realizzazione delle colonne sonore dei più recenti film del regista tedesco Werner Herzog.
Il canto a "Cuncordu" (cum cordis), in sardo "cuncordos" significa dʼaccordo, accordati, uniti, intonati. Nato durante la colonizzazione spagnola in Sardegna, trova forma nelle confraternite di Santa Croce, del Rosario e delle Anime, nate ad Orosei tra il 1600 ed il 1700. È un canto a quattro voci maschili, in lingua sarda o latina, che accompagna i vari momenti dell'anno liturgico, ma che trova il massimo della sua espressione durante i riti della Settimana Santa. I testi eseguiti sono di poeti colti, in genere sacerdoti, che parlano delle virtù dei santi, degli struggenti momenti della passione di Cristo e delle sofferenze della madre Maria. Il canto a "Cuncordu" di Orosei rappresenta una delle maggiori espressioni vocali dellʼisola. (ANSA).
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