Bonisoli aveva cominciato on il piede sbagliato quando aveva messo fine alle domeniche gratuite - la prima di ogni mese - per consentire ai cittadini di visitare musei siti archeologici, monumenti del Belpaese, giustificandosi che tale decisione era stata presa d'accordo con i direttori delle varie istituzioni che non riuscivano a governare gli ingressi - eccessivi- delle domeniche gratuite, specie nei periodi di maggiore afflusso turistico.
E noi per per primi avevamo gridato allo scandalo rimproverandogli di voler applicare alle bellezze del nostro paese gli stessi criteri commerciali dell'Accademia privata dalla quale egli proviene.
Non tutti la pensavano come noi. E uno su tutti, velatamente , si proclamava d'accordo con Bonisoli, per andar contro Franceschini. Vittorio Emiliani, attivissimo su questo fronte, aveva fatto supporre che il predecessore di Bonisoli aveva adottato tale misura per far vedere che sotto il suo ministero l'affluenza nei musei e monumenti era enormemente cresciuta. Graie, inveiva Emiliani, se uno conta le entrate gratuite delle prima domeniche del mese...
Si sa come è andato a finire. nel disordine più totale simile a quello che forse si verificherà in Europa sull'ora legale. Juncker ha proposto, in uno dei suoi momenti più lucidi, di lasciare ad ogni paese la decisione.
In Italia i musei potranno decidere ciascuno per proprio conto, ma gli ingressi gratuiti dovranno concentrarsi nelle 'basse' stagioni, quando cioè l'affluenza turistica non è alta.
Ora per la prima volta il ministro assume una decisione e la impone alle fondazioni liriche che vivono coni soldi dello Stato, senza i quali avrebbero tute già chiuso i battenti. si comincia con i biglietti a due Euro riservati ai giovani per ogni spettacolo, ma si dovrà andare avanti anche su altre materie. cachets, coproduzioni, repertorio, scambi ecc...
Noi lo andiamo dicendo da anni: possibile mai che il ministero non ricorre a certe correzioni, mentre poi da da vivere alle fondazioni ? Bonisoli ha annunciato che dovrà essere ritoccato anche il FUS e rivisti i criteri di attribuzione.
Ecco, in tal caso, ci auguriamo che non faccia come i suoi predecessori, che quando hanno messo mano al FUS ha fatto solo danni.
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