E' capitato anche a lui. Ora anche lui cerca il lavoro, non lo stipendio, che si è assicurato da quando, molti anni fa, ha fatto da balia ai vari ministri della Cultura, cominciando da Urbani che lo chiamò ancora giovane, perchè ritenuto un genietto - cattivo, si è poi rivelato - della legislazione in materia. Non dimentichiamo lo sciagurato 'algoritmo' che ha falcidiato le istituzioni musicali, e di spettacolo in genere, italiane. E' stato il suo ultimo regalo prima di lasciare il Ministero.
Fino a quando Renzi, su suggerimento del comune amico Nardella lo prese con sé a Palazzo Chigi, sperando che potesse mettere delle toppe ai buchi della sua capo dei vigili chiamata a dirigere l'ufficio legislativo del Governo - che ridere!
Però lo stipendio da direttore generale del ministero a vice segretario generale di Palazzo Chigi, stante la scure sugli stipendi dei pubblici dipendenti, diminuiva e di parecchio, e Renzi pensò subito come rimediare. Lo mandò come commissario a Bagnoli, a risanare dal veleno quel sito, contro il parere del sindaco De Magistris, del quale, ovviamente, Renzi se ne fregò.
Cosa e quanto abbia nel frattempo bonificato quell'area Nastasi, non sappiamo. Mentre sappiamo che il governo 'del cambiamento' gli ha ritirato il passaporto per Napoli - il nuovo stato per il quale Giggino ' o' napoletano' sta penando di coniare una nuova moneta- e l'ha fatto rientrare a Roma. A palazzo Chigi? Chissà. Chi pensa che non posa continuare a fare il genietto della legislazione anche con il nuovo Governo, nel quale gli improvvisatori sono la maggior parte, si sbaglia, perché l'ex 'grande & grosso' direttore generale del Ministero della cultura, ha mille vite.Staremo a vedere.
Contemporaneamente alla notizia del suo abbandono, per ordine dei nuovi governanti, del sito di Bagnoli, si era sparsa la voce che al suo posto sarebbe andato un geologo, professionista della materia, che sicuramente molto ma molto meglio di Nastasi avrebbe potuto dirigere le operazioni di svelenamento di Bagnoli.
Invece, alla fine delle trattative dei due ff. di premier , l'altro Giggino, il vicepremier, ha messo al posto di Nastasi un suo 'compare': un imprenditore che gestisce l'Arena flegrea- speriamo di non sbagliarci. Il che vuol dire che la linea 'Nastasi' - ovvero della incompetenza - ha avuto la meglio anche sotto il Governo 'del cambiamento'.
Risultò comunque curioso che Renzi inviasse a Napoli nuovamente Nastasi che lì aveva già combinato qualche guaio, come commissario del San Carlo ( dove, detto fra parentesi, aveva voluto un museo, per metterci sua moglie Giulia. una vergogna subito sanata quando, in ritardo, i giornali ne parlarono) . Isotta , l'altro ieri. ha ricordato che aveva costruito un bar sotto il palcoscenico del San Carlo, la cui ristrutturazione Nastasi aveva presieduto, eliminando quella 'camera di risonanza' che aveva fatto nei secoli del Teatro San Carlo il teatro con la migliore acustica. Nè va dimenticato che l'ex direttore generale del ministero era stato indagato anche per la 'cementificazione' del Teatro Grande di Pompei. Insomma Disastro-Nastasi viene scelto da Renzi per risanare un altro disastro.
Per comprendere il 'galleggiamento' di Nastasi nonostante i governi siano negli anni cambiati anche di colore, serve ricordare che lui è figlio della dott. Laterza, capo di sezione della Corte dei Conti, incaricata di vigilare sulle istituzioni pubbliche ( conflitti materni?) e che era fra i candidati presidenti della Corte medesima; che suo padre, defunto da non molto, aveva uno studio commercialistico di nome a Roma, studio che curava anche gli affari di Gianni Letta; che Gianni Letta medesimo, patron di Nastasi è stato anche padrino di nozze di Salvo con Giulia, la quale Giuia è figlia di Giovanni Minoli e Matilde Bernabei...insomma è chiaro che uno così galleggia sempre.
P.S. Tutte queste notizie sono state pubblicate a varie riprese dai giornali, compreso L'Espresso, da dove noi ricordiamo di averle apprese.
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