sabato 8 settembre 2018

Accademie estere a Roma. Diversi destini: Accademia tedesca (Villa Massimo) e Accademia francese ( Villa Medici)

Ieri curiosamente i giornali mettevano una sopra l'altra due notizie, di segno diverso, riguardanti alcune storiche istituzioni culturali straniere presenti nella Capitale.: l'Accademia di Francia - Villa Medici e l'Accademia tedesca  - Villa Massimo.

 Il risalto maggiore, manco a dirlo,  spettava a quella negativa, riguardante l'Accademia di Francia a Roma, la cui direttrice - che in altre pagine di giornale aveva pubblicato una sua autodifesa, vantando risultati eccellenti nel corso della sua gestione triennale- rendeva noto, lamentandosene apertamente,  che  tramite telefonata le veniva comunicato che al termine del suo mandato triennale, che scade proprio in questi giorni, cessava dall'incarico di direttrice di Villa Medici, al quale era stataa nominata sotto Hollande presidente.

La comunicazione alla direttrice faceva leva su una sedicente inchiesta condotta dal ministero competente francese sul 'foraggiamento' economico delle Istituzioni culturali francesi all'estero, sui quali l'amministrazione Macron intendeva cambiare. Evidentemente la prof. 'prémière dame', sposata Macron, non è riuscita nel frattempo a far riflettere il consorte sul ruolo importante e storico di queste istituzioni.

 La direttrice, di professione attrice di teatro e cinema, era stata messa lì da Hollande, si disse all'epoca, perché amica della sua amante/compagna, anch'ella attrice, ma anche perchè fino a quel momento mai un attore, pur prestigioso aveva  ricevuto tale riconoscimento anche estero.

 Nella sua autoperorazione la direttrice, in procinto di partire, ha ricordato che prima di trasferirsi a Rolma  era stata al vertice di una delle più importanti istituzioni teatrali francesi. Quasi a voler mettere a tacere le malelingue che al suo arrivo a Roma avevano sottolineato il peso dell' amicizia con l'amante/compagna attrice del presidente Hollande alla base del suo incarico a Villa Medici.

 Ed ha anche invocato il precedente che quasi tutti i direttori di Villa Medici dopo il primo triennio erano stati riconfermati per il triennio successivo, nell'intento di dare corpo e peso al programma di direzione ed anche di innovazione dell'Accademia.

Comunque la direttrice  non deve far finta di non sapere che una nomina  dovuta principalmente ad una liaison con chi conta, può essere revocata  per le ragioni contrarie al ambio di governo. Nulla di così strano! Perchè nell'uno come nell'altro caso i meriti e la professionalità vengono sempre al secondo posto. Conta la vicinanza al potere.

 Poco sotto i giornali  ricordavano l'iniziativa  di 'musica elettronica' con la quale un'altra gloriosa Accademia romana, quella Tedesca, ospitata nella storica Villa Massimo, retta magnificamente dal dott. Bluher da  parecchi anni, dava ufficialmente inizio al suo anno accademico, per salutare l'arrivo dei nuovi borsisti ospiti.

 Noi abbiamo seguito da vicino negli ultimi anni l'attività di Villa Massimo; abbiamo ascoltato l'annuale concerto (quest'anno ospitato in Piazza Campitelli, nel quale si accostavano musiche di autori rinascimentali ( Gesualdo) a musicisti contemporanei ospiti di Villa Massimo; e sfogliamo ogni anno con grande ammirazione per la cura profusavi l'Annuario che di anno in anno, racconta anche visivamente, l'attività dei borsisti nei vari campi.

 Immaginiamo che anche l'incarico di Bluher faccia gola anche ad altre personalità tedesche in ambito culturale. Villa Massimo è istituzione prestigiosa, e recentemente è stata anche restaurata come meglio non si poteva. Ma se Bluher dura è per i suoi innegabili meriti ed anche forse dalla sua distanza dal potere. Evidentemente apprezata in terra di Germania.

Perchè Macron non prende esempio dalla Merkel?

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