Lavorano anche di domenica i nuovi politici. Sarà che sono abbastanza giovani e non sentono ancora il peso del lavoro settimanale o sarà anche perchè le 24 ore di cui è fatto un giorno ad un politico che ha a cuore le sorti di un paese non bastano mai. Com'è come non è, ieri sera ad Arcore - ma solo perchè gli uffici ministeriali la domenica sono chiusi, ancor prima che Di Maio faccia chiudere nei festivi negozi e centri commerciali - si sono visti Salvini e Berlusconi accompagnati dai rispettivi giannizzeri Tajani e Giorgetti.
Una frugale cena e poi via a parlare del futuro prossimo ed anche remoto dell'Italia. Primo argomento all'ordine del giorno che se non cambierà le sorti del paese, forse toccherà almeno quelle dei 13.000 dipendenti, al presidenza della Rai. Verrà eletto anche con i voti di FI in Commissione vigilanza, Foa, tenuto a bagnomaria per un paio di mesi per il veto di Berlusconi, ma sul cui nome Salvini che sa sempre quello che fa, non ha mai voluto mollare, anche perchè la nazione gli chiede di insistere su quel nome. Adesso fatto il presidente - il direttore generale con ampie funzioni, da amministratore delegato, c'è già ed è Salini - si procederà alle nomine. Di chi mettere e dove Salvini non si occupa e neppure Berlusconi che ha già una impresa televisiva sua cui badare. Deciderà il CdA Rai; la politica vuole restare fuori. Anche perchè che interesse può avere Berlusconi ad influire sulle nomine Rai?
Si è discusso anche del centrodestra, proprio nelle stesse ore in cui non ci si interroga sulle sorti del centrosinistra. A destra non dormono. E Salvini e Berlusconi, sempre per il bene del paese, si sono trovati d'accordo anche su questo. Salvini sta al governo del paese con i Cinquestelle, e con Berlusconi nei territori (ci sono scadenze elettorali in alcune regioni prossime, prima delle Europee).
manterrà la parola data - ha rassicurato Salvini - ai Cinquestelle ed a Forza Italia, con cui governa già in molte istituzioni del paese.
Salvini ha rassicurato Berlusconi che gli farà da cane da guardia - fintanto che servirà al bene del paese - contro, si fa per dire, i Cinquestelle, qualora il loro spirito giustizialista volesse ledere i sacrosanti diritti delle imprese di Berlusconi che, non bisogna mai dimenticarlo, danno da mangiare e a vivere ad alcune migliaia di cittadini. Dunque i tetti pubblicitari non si toccano, ed anzi per dare plastica raffigurazione a tale proposito, l'amministratore delegato di Rai pubblicità verrà affidato ad un uomo Mediaset, così la Rai con il suo tetto, inferiore a Mediaset, e questa con il tetto superiore alla Rai, resteranno tali e quali, dove sono.
Del cambio di rotta e ridiscussione di tutte le concessioni non si parlerà nei cinque anni, quanto durerà questo governo, l'argomento non rientra nei capitoli del patto.
Si sono anche accordati su un altro capitolo sul quale si è creata sintonia fra Berlusconi e Salvini: la giustizia. Stop alla giustizia ad orologeria, stop all'uso politico della giustizia e , per il bene del paese, la magistratura- che si ricordi bene non è stata eletta a differenza dei governanti- torni ad occuparsi dei cittadini, che hanno milioni cause pendenti, e lasci stare i santi, pardon i politici.
Appena toccato il problema dei soldi - relativamente ai 49 milioni che il Carroccio deve restituire allo Stato, Berlusconi sembra si sia offerto per aiutare l'alleato a non finire sul lastrico e a dedicare tutte le sue energie al bene del paese, ma Salvini ha rifiutato, spiegando : quando si pensa solo al bene del paese si può fare politica anche con pochissimi soldi; i soldi servono a chi deve comprare i voti o comprare politici da strapazzo, dei quali ultimi nell'attuale parlamento non v'è traccia. Scomparsi.
Piena sintonia sulla Legge finanziaria, sulla ricostruzione del ponte di Genova, sulla creazione di posti di lavoro, sulla riforma delle pensioni, sul taglio a quelle cosiddette 'dorate', sula riduzione del numero dei parlamentari che verrà fatta con decreto del Governo, perché non si può chiedere ai parlamentari di votare un provvedimento che ne spedisce a casa una bella fetta. Sono onesti e buoni ma non coglioni!
A tutte queste questioni, abbastanza secondarie- specie quella sui nuovi posti di lavoro- non possono mica inventarseli se non ci sono - lavorano alacremente, giorno e notte, Conte, il socio Di Maio - Toninelli lo chiamano al tavolo quando vogliono fare un pò di ricreazione - e il ministro Tria che, anche per questo, nelle ultime settimane, appare stanco per il troppo lavoro, non per arginare i due soci di governo che lavorano giorno e notte ed anche i festivi per il bene del paese.
P.S. Da Rocco Casalino portavoce del Governo ci è giunta la precisazione che saranno creati nuovi posti di lavoro, dopo il decreto sulla 'sicurezza' e legittima difesa. E così con una fava (il decreto) si prenderanno, come vuole il proverbio, due piccioni - nuovi posti di lavoro nell'industria delle armi e più sicurezza dei cittadini che finalmente potranno difendersi dai malintenzionati che - ha ragione Salvini- sono sempre stranieri, e magari anche clandestini. Poi interverranno le forse dell'ordine procederanno all'espulsione immediata, senza attendere che si pronunci un giudice. Con i tempi della giustizia in Italia prima del Governo 'del cambiamento'...
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