lunedì 17 settembre 2018

Leggendo e ascoltando si impara:Baglioni come Wagner - Paul McCartney sulle pratiche di ispirazione dei Beatles - un eroe maledetto del rock

 Wagner, pardon Baglioni, all'Arena di Verona. La Rai ha trasmesso una delle serate di Baglioni all'Arena di Verona, il cantautore si è esibito su un palco circolare piazzato al centro dell' Arena, davanti ad una folla immensa sulle gradinate che lo circondava. Baglioni anticipando  lo spettacolo ha dichiarato che lui, come Wagner, ha realizato quella antica idea di 'opera totale' : musica, canto, danza,  scene, luci. Non c'era Mollica a sottolinearlo, ma oggi Aldo Grasso, al posto di Mollica,  l'ha dichiarato sublime.

Passatempi d'ispirazione per i Beatles. Paul  McCartney - il sopravvissuto del gruppo, che ogni volta che pubblica un nuovo disco, ci fa rimpiangere quelli - sempre quelli , sempre gli stessi, del lontano loro passato insieme - ci ha, forse involontariamente, rivelato una delle loro fonti di ispirazione.  Accadeva al tempo che furono insieme. Quando si riunivano per parlare o discutere di nuovi progetti, si sedessero in circolo, ed al segnale convenuto, si sbottonassero tutti la patta, tirassero fuori l'uccello e, mentre il capogruppo  gridava i nomi di celebri attrici sexy del momento, si masturbassero in gruppo.
Pentito poi di aver rivelato tale loro fonte di ispirazione, e nel timore che altri ne approfittino, il sopravvissuto del gruppo ha ridimensionato le volte in cui sono ricorsi a tale pratica, addirittura una volta sola o forse due-ha rettificato. Ma chi gli crede?

Quel brano non finisce più perchè l'autore è fatto. Ci scusiamo se la memoria ci tradisce in questo caso, non ricordando  più nè l'autore strumentista, nè il gruppo di cui era leader, e neanche il titolo del brano. La notizia che ricordiamo bene, anzi benissimo, l'ha fornita, facendo cosa assai gradita agli studiosi del rock, una informatissima giornalista ( Paola De Angelis? ) che conduce nel pomeriggio di Radio 3, uno dei tratti di 'sei gradi'.
 Insomma parlando di un carismatico leader rock del secolo corso, e riferendosi ad un brano strumentale inciso dal vivo (durante un  concerto?) la giornalista ha così spiegato la lunghezza eccessiva del brano divenuto un cult: era talmente alterato che non la smetteva più, poteva andare avanti all'infinito. Era fatto, voleva dire, e guai a fermarlo.  Buono a sapersi!


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