La Finanziaria dello scorso anno, relativa all'esercizio 2018, prevedeva che entro l'anno venisse bandito un concorso fra i docenti dei Conservatori e degli Istituti musicali pareggiati ( precisamente: Istituti Superiori di Studi Musicali: ISSM) - AFAM - al fine di eliminare il precariato in tale settore dell'Alta formazione, con la costituzione di una graduatoria nazionale dalla quale attingere per le successive necessarie assunzioni.
Detta Finanziaria faceva esplicito riferimento alla Legge n.205 che intendeva superare il precariato nel settore AFAM, comprendente tutti gli Istituti musicali italiani, senza distinzione fra statali ( Conservatori) e pareggiati.
E' infatti dal 1999 (Legge n.508) che gli Istituti Musicali pareggiati sono equiparati ai Conservatori statali e, di conseguenza, da quella data tutte le graduatorie non hanno più operato discriminazione alcuna, anche in prospettiva della statalizzazione di detti Istituti, come già accaduto ad alcuni di essi che ne hanno fatto richiesta negli anni passati e sono stati anche legalmente e giuridicamente 'statalizzati'.
Ora finalmente il Ministero, direzione AFAM, ha bandito il concorso, come previsto della precedente finanziaria, con un decreto che reca la data del 4 settembre e che fa scadere i termini di presentazione delle domande, esclusivamente per via telematica, al 4 ottobre c.a.
Ma con grande sorpresa, andando a compilare la domanda via mail, si scopre che da tale concorso sono stati esclusi gli Istituti Musicali Pareggiati (per partecipare a tale concorso occorre che gli aspiranti abbiano insegnato almeno tre anni negli ultimi otto; ad essi viene richiesto di indicare gli Istituti nei quali si è prestato servizio; ma nell'elenco mancano gli Istituti Musicali Pareggiati.) che non sono espressamente citati nel bando. Perché? Gli interessati hanno supposto, prima di scorrere l'elenco degli Istituti che fosse ormai assodato non esserci più nessuna discriminazione fra Conservatori statali e detti Istituti pareggiati, i cui titoli di studio sono equiparati e che fra di loro si scambiano le graduatorie dalle quali attingere gli insegnanti.
Di conseguenza l'assenza di detti Istituti nell'elenco ministeriale ha fatto supporre inizialmente una dimenticanza; mentre, invece, se non si rimedia nel più breve tempo possibile, citandoli espressamente nel bando ed includendoli nell'elenco ministeriale, c'è da temere che il Ministero voglia contraddire o non onorare un impegno precedentemente assunto.
Svista involontaria o omissione voluta, la cosa ha sorpreso anche perché gli insegnanti interessati al bando, che hanno prestato servizio negli anni precedenti secondo le modalità previste dal concorso, ma negli Istituti Musicali Pareggiati, sono appena qualche centinaio. Che comunque ha deciso di non arrendesi ed ha già presentato al Ministero un esposto per vedersi riconosciuto il diritto alla partecipazione a detto concorso, chiedendo al Ministero l'immediata correzione dell' imperdonabile svista.
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