mercoledì 22 marzo 2017

Dijsselbloem e Razzi vergogne umane. Di Maio (Di Pejo) lo spaccone

E poi uno dovrebbe andare a votare alle prossime elezioni politiche ed alle Europee? Come si fa ad uscire di casa, andare al seggio, fare magari la fila e poi esprimere un voto che potrebbe andare  a partiti nei quali militano delle vergogne umane?
 
Può sedere in Parlamento uno come Razzi,  che ha fatto la fortuna di Crozza, ma sul quale c'è davvero poco da ridere,  visto che s'è fatto fotografare ora anche con il macellaio di Siria, Assad, orgoglioso di avere tali contatti, e tempo fa anche con quella minaccia umana che è il dittatore nord coreano? Lui con quella feccia umana che ci fa? Se non scappa a tutta velocità, anzi ci va di proposito a braccetto, anche solo il tempo di una posa o di un selfie come si dice oggi, vuole dire che quella sua innocuità umana ed intellettuale, ed anche naturale comicità, è pericolosa perché non riesce a distinguere niente, non distingue il bene dal male, un governante da un  dittatore sanguinario. Ed allora perché continuare a pagarlo profumatamente e sempre profumatamente pensionarlo, se non  utilizza il vitalizio per  farsi impiantare un nuovo cervello? 

 Stesso consiglio vorremmo dare al presidente dell'Eurogruppo, l'olandese Dijsselbloem, dopo quella sua uscita da 'cerebroleso', del quale non conosciamo le doti di comico: "i paesi del mediterraneo, del sud Europa - ha detto - spendono i soldi in donne ed alcool, e poi vengono a Bruxelles a chiedere fondi': Come altro classificarlo, se non 'cerebroleso' anche prescindendo dalla fisiognomica, che già molto avrebbe dovuto dire a chi lo ha eletto fino alla carica comunitaria?  Con quella faccia sovrastata da un cespuglietto di gelatina  ora ci si aspetta solo una decisione. Una sola, e solo quella.  E cioè che se ne torni nel suo paese, dove, forse, per  ubriachi e bordelli non sono certo secondi a nessuno.


Non è che  nelle previsioni politiche italiane si stia molto meglio. Noi abbiamo un giovanotto, che non riesce, per quanto si dia da fare, a coprire le vergone dei suoi sodali del Movimento che hanno cariche amministrative e che, perciò, attacca.  Proprio oggi è uscita una sua intervista sul Corriere, nella quale recita la parte dello spaccone: "Noi non faremo alleanze con nessuno,  ha dichirarato, governeremo da soli, perchè  avremo il 40% dei voti  ed il relativo  premio di maggioranza". Ha ragione. Faranno esattamente come a Roma, dove hanno la maggioranza in consiglio e governano come sappiamo. Ma lui, prevedendo l'immancabile obiezione,  mette subito le mani avanti: "stiamo già preparando una squadra di governo coi fiocchi, io il mio vice in pectore, Di Batosta, ed il comico genovese, controllore". Auguri per il 40% e  per il governo. Chiamano 'governo', in Italia, anche il 'non governo'?

Nessun commento:

Posta un commento