giovedì 23 marzo 2017

Vittorio Sgarbi, ora che fa comunella con il suo conterraneo Franceschini, chiude troppo spesso un occhio

Vittorio sembra una belva ammansita.  Non sbraita più contro il ministro. Perchè lo ha riempito di complimenti, nel corso di una singolare intervista pubblicata da 'Sette' del Corriere, arrivando perfino a dirgli che lui sa bene che quella poltrona da lui ora occupata è una poltrona dove sarebbe stato meglio vederci seduto Sgarbi, almeno in nome della sua competenza, meno per la sua connaturale litigiosità e volontà di scontro?
Ora che fa, sta zitto, non vede più nulla delle brutture e delle assurdità che altri è costretto in sua vece a rammentare e ad indicare al pubblico ludibrio?

 Vittorio Emiliani, dal suo 'Comitato per la bellezza' oggi sul Corriere racconta le meraviglie disseminate dalle parti delle stradine intorno a Piazza Navona, e nelle vicinanze e all'interno della Chiesa di s. Maria della pace; meraviglie sconosciute ai più, ma di grandissimo pregio, con i più grandi nomi della pittura ed architettura del Cinquecento. Forse perchè  non messe bene in evidenza da nessuna guida, almeno quanto e come meriterebbero. Ma poi è costretto a gridare allo scandalo, visto il silenzio di Sgarbi: lo speaker, registrato, degli autobus romani, giunto in prossimità della celebre piazza annuncia ai turisti: prossima fermata ' Piazza Navòn!!!!  Orrore! Che razza di dizione è questa? Può accadere che il nome di una delle più celebri piazza romane, a Roma, sugli autobus del Comune, venga storpiato? Accade anche questo nella Roma grillina, i cui esponenti hanno oggi gridato all'indirizzo di tutte le altre forze politiche : siete spacciati, arrendetevi!' Hanno ragione, di fronte alla loro imbecillità non ci si deve mai arrendere, anche se governano - come sostengono.

Ma c'è anche un  altro caso del quale verrebbe da chiedere conto all'amministrazione della capitale, e lo facciamo noi, visto che Sgarbi pensa e guarda ad altro, per non vedere.

Sul ponte  del Tevere che collega Regina coeli a via Giulia, sono comparsi in questi ultimi giorni - come segnalato da un lettore del Corriere con una  foto - dei lampioni che definire vergognosi è poco.  che prenderebbero, forse, il posto di quelli bellissimi di bronzo, monumentali, che consociamo. E nessuno dice nulla? Ci deve pensare un lettore al quale non  fa difetto né lo spirito di osservazione  né la volontà di denuncia.?Si può offendere la bellezza ed il decoro di Roma con la più grande indifferenza e il silenzio generale?

A proposito di illuminazione, percorrendo qualche mese fa, la Pontina che porta a s. Felice Circeo, siamo rimasti colpiti dai lampioni di fresco impianto che la illuminano. Orrendi: meglio allora quelli asettici che vediamo dappertutto. Chi li ha messi, e chi ha consentito che una ditta li impiantasse?
 Ci siamo convinti che il tecnico della Provincia ( ricade sotto l'amministrazione provinciale la cura delle strade) che aveva l'incarico di seguire il bando e dar corso all'impianto di illuminazione era - ne siamo certi - l'amante della moglie del proprietario dell'azienda; oppure, se  forte di  una situazione familiare o sentimentale  tranquilla e regolare,  avrà fatto vacanze principesche ai caraibi, pagate dall'azienda; oppure, infine, avrà ottenuto in cambio che gli rifacessero gli impianti elettrici in casa sua ed in quelle di tutti i suoi familiari. Non abbiamo trovato altre ragioni plausibili per giustificare la scelta di quegli orrendi lampioni.
 Ma se Sgarbi dorme o chiude un occhio, chi denuncerà questi  insulti alla bellezza del nostro paesaggio e delle nostre città? Franceschini? Ma no, il ministro pensa solo al Colosseo, dove ha deciso di buttare una ventina di milioni di soldi pubblici in un progetto che solo un matto da legare poteva immaginare.

Nessun commento:

Posta un commento