Ieri e oggi due episodi distinti ma che non cambiano la scarsa considerazione che della musica ha da sempre la Rai.
Cominciamo da Rai 5 che ieri ha pensato con una fava di prendere i classici due piccioni ( Toscanini e Giorno della memoria, in qualche modo collegati). Ieri ricorreva il 150° della nascita del grande direttore italiano Arturo Toscanini celebrato in tutta Italia, da Milano, dalla 'sua' Scala, a Parma sua città natale - poi oggi diremo del reportage del Tg2 su dette celebrazioni.
Rai 5 ha ritrasmesso, dopo il consueto concerto dell'Orchestra sinfonica nazionale della Rai di Torino, con il direttore Michele Mariotti (oggi molto osannato, ma è poi tanto meritevoli di così continui osanna?) un concerto ripreso a Roma, nell'Auditorium di Renzo Piano, due mesi fa, in occasione del 'Giorno della memoria', che , a Roma, da tradizione non recentissima, si celebra con un concerto affidato ad una orchestra che viene da Israele diretta da direttore israeliano, con la partecipazione dell'attore Orsini, che ha letto qualcosa in proposito. E fin qui nulla da dire.
Il concerto per il 'Giorno della memoria' - secondo 'piccione' - era preceduto da un breve documentario che ritraeva Toscanini ('piccione' primo), nel 1936, sul podio della neonata Orchestra di Palestina, e così con una concerto solo si celebrava sia il 'giorno della memoria' che l'anniversario toscaniniano.
Ora Toscanini, non serve rammentarlo, era un direttore, un direttore vero, intransigente con le orchestre specie quando non dimostravano rispetto per la musica che stavano eseguendo o, specie con i cantanti, se si permettevano lussi e libertà non previste dall'autore della muscia e frutto di cattiva tradizione.
Nel corso del documentario, se ricordiamo bene, si ascoltavano le note della Sinfonia n.2 di Brahms- era la n. 2? - mentre però le immagini mostravano un direttore che dirigeva ben altro. Ora si fosse trattato di un film nel quale un attore veniva chiamato a fare per un momento - per esigenza di copione - il direttore d'orchestra, avremmo usato nei suoi riguardi indulgenza, nel caso del medesimo incidente: e cioè se il direttore dirigeva male od altra musica rispetto a quella che si ascoltava. Ma nel caso di Toscanini, come si fa a confezionare un breve programma con simile colpevole sciatteria? Che facevano i direttori artistici della rete 'culturale' , ed i suoi innumerevoli assistenti musicali?
Oggi, invece, ci è capitato di sintonizzarci sul TG 2 diretto da Ida Colucci, alle 13.
La giornalista ha annunciato la celebrazione in onore di Toscanini tenutasi ieri ( già è tanto che ne abbiano parlato, ma forse per la presenza di Mattarrella!) con un concerto alla Scala, diretto da Chailly; e, per la prima volta alla presenza del capo dello Stato Mattarella che, come si ricorderà, per la concitata situazione politica dei primi di dicembre, non si recò a sant'Amrbogio, alla serata inaugurale della presente stagione milanese.
Quattro notizie sul grande direttore, una breve intervista a Chailly che s'è pure lasciato sfuggire, a proposito dell'Inno delle nazioni scritto da Verdi per l'Esposizione universale di Londra del 1862 , che vi canta un tenore che ha una 'tessitura difficile' (chissà cosa avranno capito della 'tessitura' gli ascoltatori del TG2. Occorre imparare a parlare in tv, non si possono fare errori così madornali quando ci si rivolge, per pochi attimi, ad un pubblico numeroso!) e via.
La giornalista, oggi è festa per la musica, annuncia un secondo servizio di argomento musicale, su Giorgia, la cantante celeberrima - molto di più che Toscanini - che ha iniziato il suo tour 'Oro nero'. A differenza di Toscanini che non poteva certo essere intervistato, Giorgia è stata intervistata.; e la sua intervista è stata trasmessa alternandola con brandelli del suo spettacolo. E poi, visto che il servizio era molto più lungo di quello dedicato a Toscanini - in regione del fatto che Giorgia è più famosa di Toscanini per la Rai e per il suo pubblico da TG - Giorgia ha tracciato anche un piccolo quadretto familiare. Lei che dice a suo figlio, Samuel ci sembra si chiami, che quella donna che riempie gli stadi è la sua mamma, quella stessa che poi a casa gli prepara da mangiare. Straziante, da mangiarsela Giorgia, che è più famosa di Toscanini (e per questo s'è meritata un servisio del Tg 2 più lungo e meglio confezionato di quello dedicato a Toscanini) ma che, nonostante ciò, continua a preparare da mangiare a suo figlio Samuel
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