Ha cominciato Salvini col dire che la Salis è meglio che resti in Ungheria perchè per lui è una pericolosa terrorista e che, se verrà ritenuta colpevole, le si dovrebbe inibire l'insegnamento, perchè lui sua figlia non la manderebbe nella scuola in cui insegna la Salis.
Ha ragione perchè quella ragazza ha già un grave handicap con un padre così, non serve procurargliene, eventualmente, un altro.
Comunque all'integerrimo Salvini, preoccupato per l'educazione dei figli a scuola, lui che l'ha frequentata davvero poca, ha risposto per le rime la Schlein: se la Salis non può insegnare, lui che è inquisito per 'sequestro di persona' non potrebbe fare il ministro. Eppur lo fa.
A Salvini ha dato man forte il suo vice Crippa, il quale ha giustificato la giustizia ed il sistema carcerario ungherese affermando che paese che vai giustizia e carceri che trovi. Bravo Crippa.
E siccome non c'è due senza tre, od anche che: i mali non vengono mai da soli, preferiscono agire in gruppo, ecco Iezzi, altro campione dell'universo leghista: "non stiamo parlando di una santa" (perchè una volta avrebbe assieme ad altri assaltato un gazebo leghista, poi assolta, tanto che il padre della Salis ha deciso di denunciare la Lega e Salvini), "io mi fido più degli ungheresi che dei giornalisti italiani"- ha concluso il campione.
Perchè ci tocca avere a che fare con questa gentaglia? Perchè fidarci?
Nessun commento:
Posta un commento