Finora, lo spettacolo più folle e più riuscito (all’opera sono caratteristiche che spesso coincidono) del 2023 è questa doppia Bastarda, in scena alla Monnaie di Bruxelles fino al 16 aprile.
Ricetta, alla fine, semplicissima: prendete le quattro opere di Donizetti sui “Tudori”, come li chiamava lui, cioè Elisabetta al castello di Kenilworth, Anna Bolena, Maria Stuarda e Roberto Devereux, shakeratele, costruiteci intorno una drammaturgia, aggiungete dei testi in inglese perché in fin dei conti siamo in Inghilterra ma anche in Belgio ed è meglio non vellicare le delicatissime suscettibilità linguistiche degli autoctoni, distribuite su due serate (con un giorno d’intervallo per fare rifiatare i cantanti), servite caldo come impongono queste vicende di amori, tradimenti, intrighi dove le teste volano con disinvoltura estrema, è il caso di dirlo, e otterrete uno spettacolo di gran successo che non solo è una preziosa novità in un repertorio sempre più asfittico, ma potrebbe perfino costituire un nuovo “genere” operistico.
Infatti Peter de Caluwe, l’intendente della Monnaie (la fantasia al potere? Ma allora si-può-fare!, come in Frankenstein junior), annuncia già un progetto simile ma non uguale per Verdi.
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E' questo il nuovo? ( P.A.)
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