I manichini di Vladimir Putin e Xi Jinping, Giorgia Meloni e Pedro Sanchez, Donald Trump e Jair Bolsonaro: tutti bruciati, come da tradizione, nel 'rogo di Giuda', l'evento che va in scena durante la Settimana Santa in Spagna, nel comune di Alfaro situato nella comunità autonoma di La Rioja.
I media locali documentano che sono stati bruciati centinaia di manichini e in particolare quelli dell’ex leader della Catalogna Carles Puigdemont - fuggito in Belgio dopo il referendum non autorizzato della Catalogna e la successiva dichiarazione di indipendenza dalla Spagna nel 2017 - e degli ex ministri del governo della Catalogna, Clara Ponsatí e Toni Comín. Tutti e tre vestiti come fossero i moschettieri con la bandiera della Catalogna insieme al giudice spagnolo Pablo Llarena che recentemente ha ritirato l’accusa di sedizione contro Puigdemont mantenendo in vigore contro di lui accuse per malversazione e disubbidienza.
Nel 'rogo di Giuda', che è una tradizione comune in Spagna e in alcuni paesi latino americani, si ricorda il tradimento di Giuda e si cerca di "porre fine al male e ai traditori" bruciando i manichini di diversi personaggi considerati 'cattivi'. Non è la prima volta che viene bruciato il manichino di Puigdemont. Era già successo nel 2019 nella città sivigliana di Coripe scatenando numerose polemiche in Catalogna. Come racconta il quotidiano della Catalogna 'El Nacional' riportando la notizia, quest'anno a 'partecipare' involontariamente a questa sorta di rituale di purificazione ad Alfaro ci sono stati il leader del Pp Alberto Núñez Feijóo, il leader di Vox Santiago Abascal vestito da Romeo accompagnato da un manichino che rappresentava l'attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni vestita in Giulietta.
Tra gli altri manichini c'erano anche quelli dell'attuale premier spagnolo Pedro Sanchez ma anche l'ex presidente degli Usa Donald Trump, l'ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro, l'attuale premier israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente cinese Xi Jinping, il presidente russo Vladimir Putin accanto al suo ministro degli esteri, Sergei Lavrov. Inoltre, sono state viste anche pupazzi raffiguranti il re d'Inghilterra, Carlo III, e di sua moglie Camilla.
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