Ieri, in prima pagina, in alto e in bella evidenza, si leggeva: ALFANO fa la voce grossa." L'ambasciatore nordcoreano in Italia sarà espulso. Peccato che non esista proprio: mai accreditato. Il solito ruggito del coniglio".
Verrebbe da aggiungere, ma a proposito del Fatto Quotidiano: il solito 'raglio dell'asino'.
Già perchè la Nord Corea ha in Italia una rappresentanza diplomatica, con sede a Roma, in Viale dell'Esperanto, al civico 26, cap 00144, zona Eur.
Potrebbe anche essere - ma ne dubitiamo - che il rappresentante diplomatico nordcoreano, che si presume sia il uso ambasciatore o console generale, abbia presentato le credenziali al governo italiano, attraverso il Ministero degli esteri di cui Alfano è titolare, e non gli siano state accettate. Ma che in Italia non ci sia una rappresentanza diplomatica della Nord Corea è una fake news, caro Travaglio. Questa mattina proveremo anche a telefonare alla sede diplomatica, per nostra maggiore sicurezza.
Resta il fatto che un'Ambasciata nordcoreana esista a Roma e presumiamo sia anche abitata, altrimenti perché pagare l'affitto di una sede non utilizzata e dunque vuota? E quell'ambasciata ha un suo sito, e compare nell'elenco delle rappresentanze diplomatiche estere in Italia, fornito dal Ministero di Alfano.
Per il quale, come ben sappiamo, ci sarebbero mille ed una ragione per dargli addosso, a cominciare da quel 'senso di responsabilità verso il paese' del suo partito, sbandierato ad ogni passo, anche falso, da tutti gli altri partiti (si appellano a quel senso di responsabilità tutti, perfino Razzi e Scilipoti, Salvini e Raggi, figuriamoci se non può farlo Alfano) dalla travagliata legge elettorale, alla legge sul cosiddetto 'Jus soli' ecc...
Ma quando fa una semplice constatazione, beh, almeno in quel caso, magari solo in quello, lasciamoglielo fare. E , comunque, Travaglio e il suo Fatto quotidiano, si informi prima di scrivere fake news, ovverossia: cazzate.
P.S. Non dimentichiamo che noi, quand'anche Alfano facesse sapere all'ambasciatore nordcoreano che non è gradito in Italia, abbiamo sempre Razzi che sul dittatore bombarolo ha un grande ascendente. A lui in governo, in assenza di ambasciatore, potrebbe rivolgersi per qualunque necessità. Razzi è amico del dittatore e parla anche la sua lingua.
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