Adesso, e solo adesso, in molti, anzi i più, fra gli insegnanti, si lamentano della direzione dell'istituto affidata a quel grande organista che ha dovuto, perché il dovere l'ha chiamato, sospendere la sua densissima attività artistica di organista - 'centinaia e centinaia di concerti', si legge, frutto di purissima vis comica, sul suo sito - espletata da anni, esclusivamente di domenica all'organo della Basilica di San Giovanni in Laterano, dove è organista titolare e accompagna le funzioni liturgiche.
Ciò che prima di andare in pensione noi pensavamo di lui - male - ora lo pensano anche molti insegnanti. Perchè il grande organista, dopo la sua rielezione plebiscitaria, ha perso ogni freno inibitorio anche nella sua azione istituzionale, con le conseguenze che possiamo immaginare.
A quel centinaio di miei ex colleghi ben gli sta. L'hanno votato una prima volta - e avrebbero dovuto capire - ed anche una seconda, ora se lo tengano, fino alla scadenza naturale del suo mandato, il 31 ottobre 2019, quando noi, per scelta personale, rimetteremo piede nel Conservatorio, nel quale abbiamo insegnato ininterrottamente per una trentina d'anni e che perciò consideriamo anche 'nostro', ma nel quale abbiamo deciso di non mettere più piede finchè c'è come direttore il grande organista, che con la sua statura artistica ci oscurerebbe certamente, e noi non vogliamo.
Anche le vicende che riguardano quella bella rivista che noi avevamo inventato e diretto per un settennato , MUSICA@ - sulla quale si era abbattuta la sua ignorante censura - che ora viene sostituita da una stanca MUSICA+, ne mostra evidenti i segni: esce con ritardo inammissibile, e serve ormai solo a coloro che vi scrivono, oltre che naturalmente al direttore editore che se ne pavoneggia, ed a coltivare alcune interessate relazioni con personaggi esterni che hanno agli occhi della redazione un qualche potere.
Guardando il sito dell'Istituzione, sul quale il dotto direttore ha voluto riprodurre la copertina di un'opera bachiana - perchè si sappia che a lui interessa la musica, e tutto il resto non conta - si vede una foto dell'istituto, che però non è quella della facciata - anche noi siamo stati tratti all'inizio in inganno - bensì la facciata del retro dell'edificio, dalla quale soltanto si vede la scalinata interna all'atrio che unisce i due corpi frontali del Conservatorio.
Verrebbe da dire che pure le foto, in quel Conservatorio non vanno più per il verso giusto, perchè sono all'incontrario.
Nessun commento:
Posta un commento