sabato 24 maggio 2025

Trump: dazi all'Europa. Meloni, grazie lo stesso!

 

Il presidente Donald Trump arriva sul prato sud della Casa Bianca, giovedì 22 maggio 2025, a Washington, dopo aver partecipato a una cena crittografica al Trump National Golf Club di Washington DC.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha escluso la possibilità di un accordo commerciale con l'Unione Europea, confermando l'intenzione di imporre dazi del 50% sui beni provenienti dal blocco. "Non sto cercando un accordo. L'accordo lo abbiamo già fissato: è al 50%", ha dichiarato Trump ai giornalisti alla Casa Bianca, rispondendo a una domanda su eventuali margini di

negoziazione con Bruxelles.

 

La minaccia su Truth

Le domande al presidente Usa si riferivano a quanto scritto sul suo social a inizio della giornata di venerdì. “È stato molto difficile trattare con l'Unione europea, che è stata costituita con lo scopo primario di avvantaggiarsi sugli Stati Uniti in materia commerciale. Le loro potenti barriere commerciali, l'IVA, le ridicole multe alle aziende, le barriere commerciali non monetarie, le manipolazioni monetarie, le cause ingiuste e ingiustificate contro le aziende americane e altro ancora, hanno portato a un deficit commerciale con gli Stati Uniti di oltre 250.000.000 di dollari all'anno, una cifra assolutamente inaccettabile. Le nostre discussioni con loro non portano a nulla! Pertanto, raccomando un dazio diretto del 50% sull'Unione Europea, a partire dal 1° giugno 2025”. Così alle 7.43 di stamattina, orario dell'East cost americana, il presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, sulla sua piattaforma Truth.

"Spero che questo accenda un fuoco sotto l'Ue, perché… Ho già detto che l'UE ha un problema di azione collettiva. Sono 27 paesi, ma sono rappresentati da un unico gruppo a Bruxelles. Quindi, alcuni dei feedback che ho ricevuto sono che i paesi sottostanti non sanno nemmeno cosa l'Ue stia negoziando per loro conto", ha commentato il Segretario al Tesoro Scott Bessent a Fox News.

La Commissione Ue ha rifiutato di commentare la raccomandazione del presidente americano, in attesa di una telefonata tra il Commissario al commercio Ue Maros Sefcovic e il Trade Representative statunitense Jamieson Greer, programmata intorno alle 17 italiane. Michal Baranowski, vice ministro dell'Economia della Polonia (che detiene la presidenza di turno) ha invitato alla calma ricordando che Bruxelles e Washingon "stanno negoziando. Alcuni negoziano a porte chiuse, altri più davanti alle telecamere. “Il fatto che si vedano alcune importanti dichiarazioni di dominio pubblico non significa che si tradurranno in azioni dell'amministrazione statunitense”, ha aggiunto.

Intanto però le borse del Vecchio Continente stanno accusando il colpo con forti ribassi, soprattutto dei titoli dell'automotive e del lusso. Porsche, Mercedes e BMW nel primo pomeriggio risultavano in calo di oltre il 4%, EssilorLuxottica di oltre il 5,5%. Piazza Affari a Milano è repentinamente scesa di oltre tre punti percentuali, con Mps giù del 7%, Unicredit e Stellantis del 5%.  La Borsa di Parigi alle due del pomeriggio era in calo del 2,7%, Francoforte del 2,5%.

L'Ue peraltro deve già far fronte a tariffe statunitensi del 25% sulle importazioni di acciaio, alluminio e automobili e a dazi del 10% per quasi tutti gli altri beni, un'imposizione che dovrebbe salire al 20% dall'8 luglio. Bruxelles aveva offerto agli Usa un accordo reciprocamente vantaggioso con dazi zero sui beni industriali, maggiore import in Europa di gas naturale liquefatto e di soia, la cooperazione su questioni come la sovraccapacità di acciaio, che entrambe le parti imputano alla Cina. Offerta che evidentemente Trump non ha ritenuto sufficiente.

Nessun commento:

Posta un commento