giovedì 22 maggio 2025

Trieste. Teatro 'Verdi'. I due Figaro: di Rossini e Mozart ( da Connessi all'Opera)

 

Dai due Figaro a Elektra. Al Teatro Verdi di Trieste per la stagione 2025/26

Tradizione e innovazione, attenzione ai talenti locali e aperture internazionali, coproduzioni prestigiose e sguardo al futuro: si articola lungo queste coordinate la nuova stagione del Teatro Verdi di Trieste, firmata dalla direzione artistica di Paolo Rodda e guidata dal sovrintendente Giuliano Polo.

A dare il via al cartellone sarà un progetto dedicato a Figaro, con due nuove produzioni: Il barbiere di Siviglia di Rossini e Le nozze di Figaro di Mozart. Un’apertura nel segno della brillantezza e della sperimentazione, articolata su tre fine settimana dal 28 novembre al 14 dicembre. Entrambi i titoli saranno messi in scena da Pier Luigi Pizzi e diretti da Enrico Calesso, ormai figura centrale nella rinascita musicale del teatro. In scena, un cast di primo piano con Alessandro Luongo, Annalisa Stroppa, Marco Ciaponi e Marco Filippo Romano per Il barbiere, e Simone Alberghini, Giorgio Caoduro, Ekaterina Bakanova, Carolina Lippo e Anna Maria Chiuri per Le nozze.

Il 2026 si aprirà con la danza: a gennaio arriva la nuova collaborazione con il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma e il trittico Serata Petit/ Wheeldon/ Pastor, con coreografie di Roland Petit, Christopher Wheeldon e Krzysztof Pastor su musiche di Mahler, Bosso, Vivaldi, Fauré e Ravel. Eleonora Abbagnatoétoile e direttrice del Ballo, sarà protagonista de La Rose Malade che aprirà il trittico.

Dal 30 gennaio si torna al teatro musicale con un titolo raro ma in forte riscoperta: Ascesa e caduta della città di Mahagonny di Kurt Weill e Bertolt Brecht. L’allestimento, firmato da Henning Brockhaus con scene di Margherita Palli, arriva dal Teatro Regio di Parma. Dirige Beatrice Venezi. Tra gli interpreti Chris Merritt, voce storica del belcanto qui alle prese con il repertorio di Weill.

Febbraio sarà il mese del grande repertorio verdiano con Il trovatore proposto in una coproduzione internazionale tra l’Opéra de Saint-Étienne e l’Opéra de Marseille. Sul podio Renato Palumbo, per una distribuzione vocale di rilievo: Anna Pirozzi, Yusif Eyvazov, Ariunbaatar Ganbaatar e Carlo Lepore. La regia è di Louis Désiré.

Ad aprile, torna a Trieste Madama Butterfly nell’allestimento firmato da Alberto Triola. A dirigere sarà Giulio Prandi, al suo debutto nel repertorio pucciniano. In scena Olga Maslova, Antonio Poli e Ambrogio Maestri.

A maggio, un’altra coproduzione territoriale segna una tappa importante nel lavoro del Verdi come centro produttivo regionale: Roméo et Juliette di Gounod sarà messo in scena insieme al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. La regia è di Paolo Valerio, sul podio Leonardo Sini. Protagonisti: Nina Minasyan e Galeano Salas. Lo stesso allestimento, sempre con la regia di Valerio, sarà alla base di una produzione del dramma shakespeariano in prosa per la prima volta al Verdi.

Gran finale a giugno con Elektra di Strauss, quarto frutto della collaborazione con i laboratori delle Noghere. Enrico Calesso, dopo due stagioni sinfoniche dedicate al repertorio tedesco, salirà sul podio per un’edizione che si preannuncia di grande impatto, anche grazie all’edizione orchestrale curata dallo stesso maestro trevigiano, con il ripristino della strumentazione originale. Il cast vocale sarà guidato da Elena Batoukova-Kerl e Simone Schneider. Il nome del regista sarà annunciato nel corso dell’anno.

La campagna abbonamenti aprirà martedì 3 giugno e chiuderà sabato 13 dicembre. I rinnovi saranno possibili fino al 13 settembre; i nuovi abbonamenti dal 16 settembre, data da cui inizierà anche la vendita dei singoli biglietti.

Ulteriori informazioni: www.teatroverdi-trieste.com/it

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