Chi è Elisabetta Riva, la nuova sovrintendente
del Teatro comunale di Bologna
La 52enne manager milanese, laurea in Lettere e Comunicazione sociale alla Cattolica, dal 2014 guida il Teatro Coliseo di Buenos Aires. In Sud America Riva è arrivata nel 2007 per amore. Insieme al marito, l’attore e regista argentino Leonardo Kreimer. Una carriera di attrice e di produzioni
Era un po’ un segreto di Pulcinella, perché la scelta era stata fatta da tempo. Mancava solo l’ufficializzazione che, rispettando i passaggi previsti, è puntualmente arrivata, come già anticipato. L’insediamento del nuovo Consiglio di Indirizzo del Teatro Comunale di Bologna ha chiuso la lunga era Macciardi. Indicando come nuovo Sovrintendente Elisabetta Riva, in pole già da un po’, come confermato dal recente viaggio in Argentina del sindaco Lepore, che l’ha descritta come «persona di grande esperienza internazionale».
La 52enne manager milanese, laurea in Lettere e Comunicazione sociale alla Cattolica, dal 2014 guida il Teatro Coliseo di Buenos Aires, di proprietà dello Stato italiano seppure in territorio argentino. In Sud America Riva è arrivata nel 2007 per amore. Insieme al marito, l’attore e regista argentino Leonardo Kreimer. Da Milano a Londra per studiare recitazione, poi una carriera di attrice spesa soprattutto nel teatro indipendente, le esperienze nel campo della produzione teatrale con una propria società e i tanti anni passati a rilanciare il Coliseo, il secondo teatro della capitale argentina dopo il Colòn.
Da tempo Riva si era detta disponibile a rientrare in Italia. Sul suo tavolo è arrivata al momento giusto l’offerta di Bologna. Ora la palla spetta al Ministero della Cultura per l’approvazione finale, ma Lepore nei mesi scorsi ha sempre ribadito di muoversi di concerto con il Ministero. Quindi nessuna sorpresa all’orizzonte. Il sindaco ha ringraziato ancora una volta Fulvio Macciardi, anche lui milanese, che lascia Bologna, dove era arrivato nel lontano 2008, dopo otto anni da Sovrintendente.
A Riva toccherà la complessa partita della gestione del ritorno a casa del Teatro Comunale, in Fiera da ormai due anni, dopo i profondi lavori di ristrutturazione. Con una tempistica che, rispetto all’annunciata fine nel 2026, potrebbe slittare a primavera 2027 per ultimare i complessi lavori sul palcoscenico. Sempre Riva dovrà rispondere anche alle richieste dei lavoratori del Comunale, citati da Lepore: «L’impegno che abbiamo preso all’unanimità, peraltro con tutto il consiglio, va nella direzione dell’impegno da parte dei soci pubblici e privati per il sostegno e il rilancio del nostro Teatro Comunale, al quale ovviamente vogliamo bene e siamo vicini ai lavoratori».
I sindacati auspicano di poter incontrare Riva al più presto. Per discutere del riconoscimento del premio di produttività, previsto dal Contratto nazionale, sottoscritto a marzo 2023, ma non ancora erogato. La Cgil annuncia che, sulla base delle risposte che otterrà dalla nuova Sovrintendente, deciderà se riprendere lo stato di agitazione dopo aver sospeso gli scioperi.
Il Consiglio di Indirizzo del Comunale, presieduto da Lepore, ha preso atto dell’avvenuta nomina dei cinque componenti dell’organo, in carica per i prossimi cinque anni. Nuovi incarichi sono quelli di Marzia Zambelli, nominata dal Ministero della Cultura, e di Rita Ghedini, designata dalla Regione Emilia-Romagna. Riconfermati dopo il precedente mandato Raffaela Bruni, indicata dal Comune di Bologna, Gianluigi Magri, incaricato dalla Fondazione Cassa di Risparmio, e Marco Checchi, in rappresentanza di un raggruppamento di privati (BolognaFiere, Gruppo Hera, Pelliconi

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