L'infamia di quel decreto legge che limitava a70 anni la permanenza nell'incarico del sovrintendente di Fondazione lirica, è cosa nota.
Fu fatto dall' ex underdog garbatelleese Giorgia - che si è palazzochigiata in sole 24 ore - per liberare il San Carlo di Napoli da Lissner, per intronarci Fuortes che le aveva promesso di lasciare la Rai. Una vergona per Giorgia ( donna, madre, italiana, cattolica, e repubblichina) e per quell'altro geniaccio indipendente di Sangiuliano per compiacerla, e che oggi, dopo le ben note traversie, è stato premiato con la sede di corrispondenza Rai di Parigi.
Si sa anche come è andata a finire la faccenda San Carlo. Giorgia e Gennaro l'hanno presa..; e Lissner, è rimasto a Napoli, e ha fatto bene al Teatro. Ora Napoli attende il suo successore. Chissà, vedremo.
A Milano è andata in scena l'ennesima pièce 'qui comando io', protagonista Ortombina che, se non fosse stato per Bazoli e Sangiuliano, e per la 'disinteressata' Casellati, ma anche per la storia stantia 'alla Scala un italiano' mai e poi mai sarebbe arrivato alla Scala ( dove comunque c'era già stato, in altro ruolo, e dove, occorre dirlo, sarebbe potuto tornare anzitempo qualora a Chiarot fosse stato concesso, come promesso, di insediarsi alla Scala, con Fortunato direttore artistico). Adesso Ortombina ha voluto far sapere e ribadire che alla Scala comanda lui, insediando Chung, nonostante si sia sempre detto - e lo avrebbero detto anche a lui - che alla fine del mandato di Chailly si insediava Daniele Gatti.
Giuli approva Chung e dice che lui non mette bocca su questo. Perchè pensava, al di là delle bizze dell'Ortombina insicuro, di mettere bocca anche sulla nomina di un direttore musicale? E, se vogliamo dirla tutta, come l'ha messa con Giorgia sull'approdo di un direttore coreano alla Scala, quando c'era bell'e pronto un italiano di valore?
Adesso dopo la conferma di Giambrone a Roma, si pone un altro problema, quello dell'età. A 70 anni i sovrintendenti cessano 'ope legis garbattelensis' dal loro incarico.
E' accaduto alla Scala come al San Carlo. Non a santa Cecilia dove il nuovo sovrintendente, Massimo Biscardi, di anni ne ha già 70. Ma santa Cecilia è un'altra repubblica.
Giambrone appena riconfermato da Gualtieri, con la benedizione di Giuli (se uno fa solo il conto dei giri dei valzer politici che ha fatto il Giambrone sovrintendente, gli prende il capogiro!), non può restare per i prossimi 5 anni, perchè, a metà mandato, avrà raggiunto i 70. Stesso discorso per Colabianchi che di anni ne ha 1 in meno di Giambrone (Colabianchi 67 e Giambrone 68). Eppure li hanno nominati.
Appena pochi anni, fa per la ragione che aveva 67 anni circa, e non avrebbe potuto finire il mandato quinquennale, non fu confermato Chiarot al Teatro del Maggio fiorentino, da quell'altro campione della legalità che si chiama Salvo Nastasi.
Ma perchè tutta questa gentaglia non si toglie dai c...? consentiteci per una volta questa aulica espressione
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