sabato 1 febbraio 2025

Bologna Festival, I Grandi Interpreti 2025 ( comunicato e programma)

                                                                  BolognaFestival 2025

44esima Stagione dal 2 aprile

Da aprile ad ottobre otto grandi rassegne  di musica nel capoluogo emiliano, dai musei alle chiese, dagli spazi più tradizionali alla birreria, dalla musica antica fino alle contaminazioni folk, dai giovanissimi talenti selezionati direttamente dal Festival fino ai nomi apicali del panorama internazionale ed una vena sinfonica d’assoluta eccellenza capitanata da Berliner Philharmoniker e Riccardo Muti, London Symphony Orchestra con Antonio Pappano, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e Kirill Petrenko, Orchestra Sinfonica Rossini con Enrico Lombardi.

Istituzione musicale ormai consustanziale all’identità culturale della città di Bologna, realtà quasi tutta al femminile guidata saldamente da Maddalena da Lisca, da decenni membro attivo dell’associazione, fucina di inesausta creatività che nel tempo ha ideato progetti innovativi dai grandi eventi nelle piazze principali della città alla rassegna in birreria, Bologna Festival anche quest’anno conferma la sua peculiare cifra stilistica nella diffusione del grande repertorio di tradizione, dalle celebrate orchestre di assoluto pregio internazionale ai migliori cameristi, come Sol Gabetta, Angela Hewitt, Lisa Batiashvili fra i tanti.

In attesa degli eventi speciali del 19 febbraio con Stefano Bollani e con Evgeny Kissin il 30 e 31 marzola nuova stagione ripartirà invece in aprile con la rassegna Carteggi Musicali, letture e note al Museo della Musica in tre appuntamenti con Fabio Sartorelli, Luca Ciammarughi ed Enzo Restagno dal 2 al 15 aprile.

Il 2 maggio poi si inaugurerà il cuore pulsante della stagione con la rassegna Grandi Interpreti al PalaDozza dove i Berliner Philharmoniker, vero culto del sinfonismo mondiale, verranno eccezionalmente guidati da un’altra icona vivente della cultura musicale internazionale, Riccardo Muti, il quale rinverdisce un rapporto che ormai conta ben 53 anni da quando Herbert von Karajan lo invitò sul podio della celebre compagine. L’impaginato della serata-evento dialoga poi tra le due anime musicali di Muti, quella italiana con Rossini e Verdi, e quella tedesca con Brahms. L’evento, sostenuto da Illumia, vedrà tutto l’incasso devoluto in beneficenza a favore di ANT, Fondazione Policlinico Sant'Orsola, Associazione La Mongolfiera odv.

Grandi Interpreti proseguirà poi il 7 maggio al Teatro Auditorium Manzoni, sua sede naturale, con il duo cameristico d’eccellenza Sol Gabetta al violoncello e Bertrand Chamayou al pianoforte con un originale programma da Mendelssohn fino ai meno frequentati Wolfgang Rihm e Jörg Widmann;

 

quindi i Cameristi della Scala con l’ottima pianista Angela Hewitt e il corno di Emanuele Urso, poi Andrea Lucchesini al pianoforte tra Berio, Schumann e Chopin;

 

e ancora l’ensemble barocco di solida fama Europa Galante guidato al violino da Fabio Biondi per tornare poi al grande sinfonismo d’eccellenza il 9 giugno con la London Symphony Orchestra diretta da Antonio Pappano e Lisa Batiashvili al violino con Richard Strauss, Mozart e Berlioz, quindi gran chiusa della rassegna quasi in Ringkomposition, il 17 ottobre con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI diretta da Kirill Petrenko, dal  2019 Direttore Musicale dei Berliner.

Ma già il 17 maggio partirà un altro dei fiumi musicali di Bologna Festival con il primo dei Progetti Speciali alla Chiesa di Santa Cristina della Fondazza: infatti in occasione del bicentenario della morte di Padre Stanslao Mattei, l’Officina San Francesco Bologna promuove una giornata di studi nonché la prima ripresa integrale della seconda versione - nella quale nel 1806 cantò anche il giovanissimo Rossini - dell’Oratorio della Passione, composto nel 1792 su libretto di Pietro Metastasio.


Dal 3 giugno al 8 luglio si snoderà poi la rassegna en plein air Talenti nello splendido Chiostro della Basilica di Santo Stefano, con sei appuntamenti cameristici dedicati ai giovani musicisti più brillanti del panorama europeo, seguendo le orme di alcuni dei concorsi più stimati quali, in questa edizione, Premio Trio di Trieste e Premio Venezia.

Infine la rassegna Il Nuovo, l’Antico, l’Altrove dal 18 settembre al 30 ottobre, composta da sette appuntamenti tra l’Oratorio di San Filippo Neri e la Chiesa di Santa Cristina della Fondazza e dedicati alla musica antica, con una prima esecuzione in tempi moderni grazie a I Bassifondi Ensemble di Simone Vallerotonda; alla musica contemporanea con una nuova commissione di BolognaFestival e Ferrara Musica alla compositrice italiana Daniela Terranova, pluripremiata e già ben eseguita da realtà importanti come la London Sinfonietta e BBC; ma anche alla sperimentazione trasversale alle arti ed ai generi come il progetto di concerto teatrale “Pur Ti Miro” Caravaggio & Monteverdi. Musica e Tableaux Vivants o la serata “Il fiato che resta” Musiche erranti e voci di esilio dell’ensemble Ars Vulgaris con una formazione arricchita dall’uso di strumenti tradizionali del Medio Oriente.

 

Nel frattempo si lavora alacremente per l’ormai consueto programma Baby BoFe’ nella sua molteplice declinazione per famiglie, bambini e scuole, e si procede nella selezione dei giovani talenti che si sono candidati - quest’anno ben 48 - per l’originalissima rassegna Classica in Sneakers alla Birreria Popolare, esperimento ormai consolidato ma ancora oggi unico nel suo genere nel nostro paese, vera frontiera di avvicinamento al repertorio classico per un pubblico generalista e palco dedicato ai musicisti di domani, che proseguirà nel 2025 grazie al sostegno di Gruppo Hera e Lavoropiù.



ABBONAMENTI E BIGLIETTI 
Prelazione abbonati dal 01 febbraio al 15 febbraio / Vendita nuovi abbonamenti dal 20 febbraio
Vendita Biglietti per il concerto di inaugurazione del 2 maggio dal 5 marzo. Vendita Biglietti per tutti gli altri concerti e Carnet 3 concerti Grandi Interpreti dal 15 marzo presso la Biglietteria Bologna Welcome e online su www.bolognafestival.itwww.vivaticket.itwww.classictic.com. BIGLIETTERIA BOLOGNA WELCOME, Piazza Maggiore 1/E tel. 051 6583105 Vendita Abbonamenti dal lunedì al giovedì ore 10-13; dal lunedì al sabato ore 15-18 Vendita Biglietti e Carnet dal lunedì al sabato ore 9-18 (a partire dal 5 marzo per il concerto di inaugurazione e dal 15 marzo per gli altri concerti)

foto grandi interpreti 2025: https://we.tl/t-lmB0nh0JrY

foto luoghi del Festival e Maddalena da Lisca:  https://we.tl/t-4DkyU5L89N
(Teatro Auditorium Manzoni (10026-10039), Oratorio di San Filippo Neri (10019-10002), Chiesa di Santa Cristina della Fondazza(10022), Chiostro della Basilica di Santo Stefano (10048), Birreria Popolare)


BOLOGNA FESTIVAL 2025
44a edizione

CARTEGGI MUSICALI
Mercoledì 2 aprile 2025 ore 18.30
Museo della Musica 
Dalle Alpi alla Sicilia: viaggio musicale tra Rossini e Verdi
Una introduzione al Guglielmo Tell di Rossini e ai Vespri Siciliani di Verdi

conversazione, letture, videoproiezioni e interventi musicali al pianoforte a cura di 
FABIO SARTORELLI

Mercoledì 9 aprile 2025 ore 18.30
Museo della Musica
Mendelssohn, un romantico felice?
Una introduzione alle opere cameristiche di Mendelssohn

conversazione, letture e interventi musicali al pianoforte a cura di 
LUCA CIAMMARUGHI

Martedì 15 aprile 2025 ore 18.30
Museo della Musica 
La Sinfonia fantastica di Berlioz tra Liszt e Schumann

conversazione e letture a cura di ENZO RESTAGNO  
interventi musicali al pianoforte a cura di ALBERTINA DALLA CHIARA
Liszt/Berlioz Grande Symphonie Fantastique S.470
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GRANDI INTERPRETI
Venerdì 2 maggio 2025 ore 20.30
PalaDozza
Berliner Philharmoniker
Riccardo Muti direttore

Gioachino Rossini Ouverture dal Guglielmo Tell
Giuseppe Verdi Le quattro stagioni (ballabili atto terzo) da I vespri siciliani 
Johannes Brahms Sinfonia n.2 in re maggiore op.73

«Ho portato con me molte cose dal mio primo incontro con i Berliner Philharmoniker. Cose che hanno contribuito alla mia formazione musicale e che ancora oggi sono parte integrante della mia identità artistica». Sono passati 53 anni da quando Riccardo Muti, invitato da Herbert von Karajan, è salito per la prima volta sul podio dei Berliner. Da allora i suoi incontri con i professori berlinesi sono stati costanti: memorabile la festa per Anne Sophie Mutter nel 2017. A Bologna Muti porta un programma che riflette alla perfezione le sue due anime musicali: quella italiana e quella tedesca. Su un versante un’“opera in miniatura” come l’Ouverture del Guillaume Tell di Rossini e un’“opera dentro l’opera” come i ballabili de I vespri siciliani di Verdi, sull’altro il canto sommesso e i colori scuri della Seconda Sinfonia di Brahms. 

Mercoledì 7 maggio 2025 ore 20.30
Teatro Auditorium Manzoni 
Sol Gabetta violoncello
Bertrand Chamayou pianoforte

Felix Mendelssohn Variations concertantes in re maggiore op.17
Wolfgang Rihm Lied ohne Worte
Wolfgang Rihm Verschwundene Worte
Johannes Brahms Sonata n.2 in fa maggiore op.99
Jörg Widmann Lied ohne Worte
Felix Mendelssohn Sonata n.2 in re maggiore op.58

Dura da più di un decennio la complicità musicale tra Sol Gabetta e Bertrand Chamayou. Nati entrambi nel 1981, condividono lo stesso segno zodiacale, ma anche molte passioni musicali: Chopin, ad esempio, al quale hanno dedicato un disco nel 2015, e Mendelssohn del quale hanno inciso tutte le opere per violoncello e pianoforte, coinvolgendo, in un intarsio tra l’antico e il moderno, alcuni compositori contemporanei. Il concerto bolognese riflette l’idea di questo disco: incorniciate dalle Variazioni op.17 e dalla Sonata op.57 di Mendelssohn figurano infatti le “variazioni” sul suo Lied ohne Worte composte da Wolfgang Rihm e Jörg Widmann, con, al centro, la vigorosa ed energica Sonata n.2 di Johannes Brahms.

Martedì 13 maggio 2025 ore 20.30
Teatro Auditorium Manzoni 
Cameristi della Scala
Angela Hewitt pianoforte
Emanuele Urso corno

Wolfgang Amadeus Mozart Concerto n.4 in mi bemolle maggiore KV 495 per corno e orchestra 
Johann Sebastian Bach Concerto in re minore BWV 1052 per tastiera, archi e b.c. 
Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n.13 in fa maggiore KV 112
Wolfgang Amadeus Mozart Concerto n.21 in do maggiore KV 467 per pianoforte e orchestra 

Delle 54 incisioni discografiche realizzate da Angela Hewitt, 21 sono dedicate a Bach, 11 a Beethoven, le poche che rimangono sono divise equamente tra Mozart, Rameau, Couperin e Scarlatti. Segno inequivocabile della predilezione della pianista canadese per l’epoca aurea che va dal barocco al classicismo. A lei si deve la fondazione, in particolare nella musica per tastiera di Bach, di un originale canone interpretativo, fondato sulla fluidità del fraseggio e sulla chiarezza dell’ordito polifonico. Una propensione stilistica esplicita che si manifesta anche in questo concerto, a fianco dei Cameristi della Scala e a Emanuele Urso, dal 2022 primo corno del Teatro alla Scala di Milano.

Martedì 20 maggio 2025 ore 20.30
Teatro Auditorium Manzoni 
Andrea Lucchesini pianoforte 

Luciano Berio Six Encores 
Robert Schumann Fantasia op.17 
Luciano Berio Sequenza IV 
Fryderyk Chopin Ventiquattro Preludi op.28
Nell’arco della sua carriera interpretativa Andrea Lucchesini ha sempre composto i programmi dei propri concerti cercando costantemente legami sotterranei e antitesi di carattere. Lo dimostra con chiarezza cristallina l’impaginato di questo recital: agli accesi e travolgenti contrasti stilistici della Fantasia in do maggiore di Schumann e alla sequenza “narrativa” dei Preludi op.28 di Chopin fanno da preludio due pagine di Luciano Berio che Lucchesini frequenta da tempo, ossia i Six Encores composti tra 1965 e il 1990 e la celebre Sequenza per pianoforte del 1966: «un viaggio di esplorazione attraverso le regioni conosciute e sconosciute del colore». 

Giovedì 29 maggio 2025 ore 20.30
Teatro Auditorium Manzoni 
Europa Galante
Fabio Biondi violino, direttore

Arcangelo Corelli Concerto grosso n.4 in re maggiore op.6
Arcangelo Corelli Concerto grosso n.11 in si bemolle maggiore op.6 
Arcangelo Corelli Concerto grosso n.8 in sol minore op.6 “fatto per la notte di Natale”
Francesco Geminiani Concerto grosso n.2 in sol minore op.3 “La follia”
Antonio Vivaldi Concerto per due violini in la minore op.3 n.8 RV 522
Antonio Vivaldi Concerto per archi in sol minore RV 157
Antonio Vivaldi Concerto per violino in re maggiore RV 222
Quando Fabio Biondi, nel 1989, fonda Europa Galante l’interpretazione storicamente informata del repertorio classico-barocco era una prerogativa pressoché esclusiva degli ensemble nordeuropei. Da quel momento la scena della prassi esecutiva sei-settecentesca cambia in modo radicale e i complessi italiani acquisiscono sempre maggiore autorevolezza e originalità. Un lungo itinerario che giunge, dopo 60 incisioni e circa mille concerti in tutto il mondo, al concerto ospitato da Bologna Festival, in cui si concentra l’essenza interpretativa del gruppo e del suo fondatore: dagli “storici” concerti per violino e orchestra di Vivaldi fino ai concerti grossi di Corelli e Geminiani. 

Lunedì 9 giugno 2025 ore 20.30
Teatro Auditorium Manzoni
London Symphony Orchestra 
Antonio Pappano direttore
Lisa Batiashvili violino 

Richard Strauss Till Eulenspiegels lustige Streiche op.28
Wolfgang Amadeus Mozart Concerto n.5 in la maggiore KV 219 per violino e orchestra
Hector Berlioz Symphonie fantastique op.14
Il legame di Antonio Pappano con la London Symphony Orchestra è di antica data: il primo concerto risale al 1996 e lo scorso anno è culminato, dopo incontri assai frequenti, nella nomina a direttore principale. Più recente, ma non meno intenso, il sodalizio con la violinista georgiana Lisa Batiashvili, inaugurato a Roma nel 2015, al tempo in cui Pappano era direttore principale dell’Orchestra di Santa Cecilia. Dopo avere affrontato i grandi concerti violinistici del Novecento (da Sibelius a Bartók) direttore e solista giungono in questa occasione all’ultimo dei cinque concerti per violino e orchestra di Mozart. Due classici sinfonici del primo e del tardo Ottocento gli fanno da cornice. 

Venerdì 17 ottobre 2025 ore 20.30
Teatro Auditorium Manzoni
Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI
Kirill Petrenko direttore

Ludwig van Beethoven Sinfonia n.2 in re maggiore op.36
Béla Bartók Il mandarino meraviglioso op.19 suite da concerto Sz73
Il primo incontro tra l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e Kirill Petrenko, il direttore russo naturalizzato austriaco che dal 2019 è alla guida dei Berliner Philharmoniker. risale al 2001: fu una indimenticabile esecuzione del Rosenkavalier di Strauss. E mai, nei successivi concerti, le scelte di programma sono state banali e prevedibili. In questo ottavo concerto comune nella prima parte Petrenko propone la più (ingiustamente) trascurata tra le sinfonie di Beethoven, la Seconda; nel finale le incandescenze sonore, ad altissima temperatura erotica, della suite da concerto Il mandarino meraviglioso di Béla Bartók.

TALENTI 2025
Martedì 3 giugno 2025 ore 21
Chiostro della Basilica di Santo Stefano
Trio Nebelmeer 

Franz Schubert Notturno in mi bemolle maggiore op.148 D.897
Felix Mendelssohn Trio n.1 in re minore op. 49
Maurice Ravel Trio in la minore
Si ispira al mito romantico del “viandante nella nebbia”, e in particolare ad un celebre dipinto di Caspar David Friedrich, il nome del Trio Nebelmeer, nato nel 2019 ad opera di tre giovani musicisti francesi. Vincitore lo scorso anno del “Premio Trio di Trieste”, il trio ha seguito un rigoroso percorso di studio sotto la guida di formazioni cameristiche come il Trio Wanderer, il Quartetto Modigliani e il Quartetto Diotima e ha affinato, coerentemente, un repertorio incentrato sulle composizioni per trio con pianoforte dell’Ottocento e del primo Novecento. Nel loro programma accostano a Schubert e Mendelssohn il modernismo neoclassico del Trio di Ravel.

Giovedì 12 giugno 2025 ore 21
Chiostro della Basilica di Santo Stefano
Doré Quartet

Wolfgang Amadeus Mozart Quartetto n.14 in sol maggiore KV 387 
Osvaldo Golijov Tenebrae (versione per quartetto d’archi)
Franz Schubert Quartetto n.14 in re minore D. 810 “La morte e la fanciulla” 
La pratica del quartetto d’archi, in Italia, è ancora straordinariamente vitale, come dimostra il numero assai elevato di formazioni in attività. Tra queste occupa un posto di rilievo il Quartetto Doré, nato nel 2022 nel seno dell’Accademia Stauffer di Cremona. Il percorso dei quattro giovani musicisti interseca l’attività concertistica con quella, costante, della formazione, prima con il Quartetto di Cremona e poi con alcune delle maggiori formazioni internazionali: i Quartetti Alban Berg, Ébène, Artemis, Emerson, Ysaÿe, Melos, Pavel Haas. Il programma, insieme a due classici quartetti di Mozart e Schubert, offre una pagina attuale: Tenebrae (2002) del compositore argentino Osvaldo Golijov.

Martedì 17 giugno 2025 ore 21
Chiostro della Basilica di Santo Stefano
Iolanda Massimo soprano
Giuseppe Michelangelo Infantino tenore
Paolo Andreoli pianoforte

Galà lirico
musiche di Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti, Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini

La “scuola” di Raina Kabaivanska è senza dubbio una delle più rinomate d’Europa. Da un quarto di secolo la grande cantante bulgara si dedica con passione alla formazione dei nuovi talenti. Due dei suoi allievi migliori sono i protagonisti del tradizionale galà lirico di Bologna Festival: Iolanda Massimo, laureata al Conservatorio Perosi di Campobasso, già avviata verso una solida carriera da professionista, e Giuseppe Michelangelo Infantino, vincitore di numerosi concorsi e presente in molti teatri. Accompagnati al pianoforte da Paolo Andreoli i due interpreti eseguono alcune pagine classiche del melodramma italiano dell’Ottocento. 

Giovedì 26 giugno 2025 ore 21
Chiostro della Basilica di Santo Stefano
Gianluca Bergamasco pianoforte

Franz Schubert Klavierstuck n.2 in mi bemolle maggiore D.946
Fryderyk Chopin Polacca-Fantasia in la bemolle maggiore op. 61
Sergej Prokof’ev Sonata n.6 in la maggiore op. 82 
Bologna Festival ospita anche quest’anno, rinnovando una feconda tradizione, il vincitore di uno dei maggiori concorsi pianistici nazionali, il “Premio Venezia”, che nel passato ha laureato interpreti di grande valore come Filippo Gamba, Maurizio Baglini, Roberto Prosseda, Giuseppe Albanese, Mariangela Vacatello, Leonora Armellini e molti altri. Il primo premio è andato, lo scorso anno, a Gianluca Bergamasco, nato a Chioggia nel 2001, allievo di Michele Liuzzi e di Giorgio Farina. Il suo recital traccia con grande coerenza un ponte stilistico tra primo Ottocento e primo Novecento, affiancando a Schubert e Chopin il classicismo modernista della Sonata n.6 di Sergej Prokof’ev. 

Mercoledì 2 luglio 2025 ore 21
Chiostro della Basilica di Santo Stefano
Trio GuiBassHarmony 

Note di passione
Astor Piazzolla Milonga del AngelMuerte del Angel 
Roberto Di Marino Tango (1° movimento) dalla Suite II 
Bart Howard Fly Me to the Moon 
Tony Murena Indifference 
Astor Piazzolla Adiós Nonino, Yo soy Maria 
Kenny Dorham Blue Bossa 
Georges Ulmer Pigalle 
Edith Piaf La vie en rose 
Astor Piazzolla OblivionLibertango 
Stephane Wrembel Bistro Fada
Il trio formato da chitarra, fisarmonica e contrabbasso ha un passato illustre, legato (con la variante del bandoneón) alla musica popolare argentina, ma un presente altrettanto fertile in cui spicca, ad esempio, il celebre New York Trio di Richard Galliano. Il Trio GuiBassHarmony, fondato da Lorenzo Ottaviani (chitarra), Emanuele Moretti (fisarmonica) e Luca Ziliani (contrabbasso), si inserisce in questa tradizione e la rinnova, creando un intarsio originale tra la bossa nova, il tango argentino e la chanson francese. Il concerto propone un “viaggio nelle armonie di due continenti”, disegnando un ponte tra il nuevo tango di Piazzolla, Edith Piaf, il jazz francese e il song americano. 

Martedì 8 luglio 2025 ore 21
Chiostro della Basilica di Santo Stefano
Fülöp Ránki pianoforte

Franz Liszt: oltre il virtuosismo

Franz Liszt
Leggenda di San Francesco d'Assisi che predica agli uccelli S.175/1

Pezzo n.1 S.192/1
da Cinque pezzi per pianoforte S.192

Consolation n.1, Consolation n.2 S.172/1-2
Valse oubliée n.1 S.215/1
Pezzo n.2 S.192/2
da Cinque pezzi per pianoforte S.192

Consolation n.3 S.172/3
Valse oubliée n.2 S. 215/2
Les morts S. 516

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