venerdì 21 febbraio 2025

Madonna su Trump: abbiamo un presidente che si definisce Re, se è uno scherzo non fa ridere ( da

 

Madonna su Donald Trump: “Abbiamo un presidente che si definisce re, se è uno scherzo non fa ridere”

Nuova stoccata di Madonna al Presidente Donald Trump, a seguito del discusso post pubblicato dall’account della Casa Bianca su X nella giornata di mercoledì 19 febbraio.

Condividendo una copertina falsa di Time, dove il titolo era stato modificato per inserire il nome di Trump, aggiungendo una didascalia nella quale si legge “lunga vita al re” insieme alla foto del Tycoon che indossa una corona. Il post condiviso dopo che l’amministrazione ha ordinato a New York di mettere fine al congestion pricing, è accompagnato da una frase che riprende una citazione del neo-presidente: “il congestion pricing è morto. Manhattan e tutta New York è salva. Lunga vita al re”. Il post è stato comprensibilmente oggetto di critiche da coloro che hanno riconosciuto l’ironia del riferimento della Casa Bianca Trump come monarca, e date le circostanza sulle quali l’America è stata fondata.

Madonna, il nuovo attacco a Donald Trump su Instagram

Tra il coro si è alzata (nuovamente) la voce di Madonna, che nelle sue storie Instagram della giornata di ieri 20 febbraio ha attaccato il post incriminato: “Credevo che questo paese fosse costruito dagli Europei, che fuggivano dopo aver vissuto la monarchia, stabilendosi in un nuovo mondo governato dalla gente…Attualmente abbiamo un presidente che si autoproclama il nostro re. Se è uno scherzo, non fa ridere. La regina del pop pochi giorni dopo la vittoria delle elezioni di Donald Trump e le nuove ordinanze emesse dal governo del 47esimo Presidente, in merito all’eliminazione delle posizioni di diversità, equità ed inclusione nei rami del governo e delle agenzie ai numerosi ordini che abrogano le protezioni per le persone LGBTQIA+ e i membri di altre comunità emarginate aveva pubblicato un pensiero su X: “Così triste vedere che il nostro nuovo governo stia demolendo tutte le libertà per le quali abbiamo combattuto e vinto negli anni”. Al commento era seguito anche un post su Instagram:

Mi sono svegliata questa mattina e il primo pensiero che mi è venuto in mente è stato: l’America odia le donne!… Non che non abbia sempre sentito l’ira della misoginia alitarmi sul collo… Vanno diretti, odiano la libertà. Vogliono tasse più basse ma non si preoccupano se vivono in un governo totalitario…Non vogliono lasciare la nostra democrazia!! Ora che tutti dobbiamo lottare anche di più per tenercela. Gli americani che hanno votato Trump e non hanno votato, hanno mostrato quanta gente sia d’accordo con una dittatura che prenda il sopravvento. Non voglio che i miei amici che non sono nati in America vivano in campi di reclusione! Voglio che i miei figli e tutti i loro amici possano decidere sui loro corpi! Che si sentano apprezzati. Non che siano cittadini di seconda classe. Come possono donare le donne per Trump? Abbiamo combattuto così a lungo per così tanto tempo”

Già nel 2017 con l’inizio del primo mandato di Trump, l’artista in occasione della Woman’s March On Washington, aveva parlato senza filtri davanti a una folla di 500mila donne con parole al vetriolo nei confronti del Presidente: “Benvenuti alla rivoluzione dell’amore, alla ribellione, al nostro rifiuto come donne di accettare questa nuova era di tirannia, in cui non solo le donne sono in pericolo, ma tutte le persone emarginate, in cui essere unicamente diversi in questo momento potrebbe essere considerato un crimine…C’è voluto questo orribile momento di oscurità per svegliarci”.

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