Elisa Isoardi non è mai cambiata. Si racconta, a Gente, uguale da sempre. «Ho sempre avuto un piglio maschile in un corpo di donna. Indipendente, pragmatica, avevo fame di fare, di conoscere e di imparare, senza mai, però, farmi guidare nelle decisioni da prendere. È ancora così».
La prossima stagione televisiva sarà ancora alla guida di Linea Verde Life che cambia nome Linea Verde Italia ma non la sua sostanza. La vedremo dal 14 settembre su Raiuno con Monica Caradonna «e ne sono felice. Ma confesso che mi avevano proposto la conduzione di un day time su Raidue. Ne sono stata onorata, ma ho detto no grazie». Un no grazie ragionato come racconta ancora al settimanale diretto da Umberto Brindani. «Ho atteso tre anni prima di tornare su Raiuno, che per me è casa, era giusto stare qui, fare quel famoso passo indietro rispetto all’allettante visibilità che ti dà una trasmissione quotidiana, realizzata in studio».
Elisa Isoardi, la vita privata
Insomma in Elisa è rimasta quel pizzico di incoscienza che è preziosa ma oggi non c'è solo quello. «Resto una donna ambiziosa, ma sono più moderata ed equilibrata. Le esperienze segnano, insegnano e fanno crescere». Poi aggiunge: «Ho imparato che chi non fa tesoro di un fallimento, di una caduta, di una sofferenza non può dire di aver vissuto». Teoria che per Elisa Isoardi vale anche per la vita privata? «Ancora di più. Le ferite aiutano a migliorare, a farti capire dove si ha sbagliato».
Dopo la storia, durata quattro anni con il politico Matteo Salvini, oggi Elisa si dichiara single e a Gente confessa di aver raggiunto «un bell’equilibrio e il lavoro è centrale nella mia esistenza. Dopo che vivi un amore grande e completo è difficile accontentarsi. Certi sentimenti totalizzanti non sono semplici da replicare».
Oggi dice di «non aver bisogno di una persona accanto a tutti i costi per sentirmi completa. Mi basto da sola, la cosa mi piace e insieme mi spaventa: quando ci si abitua così, e si sta bene, si diventa tanto selettivi». Questo non significa però che non le piacciono gli uomini. «Ma uomini completi, risolti, che non entrano in competizione. E questo mix è difficile da trovare. Oggi le donne sono super emancipate e spesso loro non reggono il confronto». I corteggiatori ne mancano ma «al momento non suscitano il mio interesse». Elisa poi dice una cosa, da donna forte, convinta di sè: «Non sono una preda! Di solito sono io che scelgo quando aprirmi a una persona che mi piace. Non sono passiva, sono parte attiva nel decidere chi frequentare».
La sua famiglia? «Secondo mia madre io non farò mai figli, mi vede troppo concentrata sul lavoro. Invece mio padre a volte mi chiede come mai non gli presento qualcuno. Di mentalità è antico, per lui non sono single, sono proprio zitella. Ma che ci posso fare? La mia realizzazione non passa necessariamente attraverso la coppia».
E avere un figlio, dei figli? «Non penso che un figlio rappresenti per forza l’esaltazione di una donna. Per come la vedo io, se c’è l’amore, se una coppia vuole costruire un futuro insieme, ok mettere su famiglia, sennò va bene lo stesso. Ma mai dire mai, però».
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