La situazione Covid in Italia in base al bollettino del 5 novembre 2020. I nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore sono 34.500, i morti sono 445 (il totale ha raggiunto quota 40.192). Era dalla fine di aprile che non si registravano numeri simili. Gli attualmente positivi sono 472.348, 29.113 in più. I guariti sono in tutto 312.339 per un incremento pari a 4.961. Complessivamente sono 824.879 i contagiati, comprese vittime e guariti. Sono 219.884 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, circa 8mila più di ieri, con un rapporto positivi/tamponi al 15,69%, un punto più di ieri.
Sono 2.391 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 99 più di ieri. Secondo i dati del ministero della Salute sono 472.348 gli attualmente positivi, 29.113 più di ieri. Di questi 23.256 sono ricoverati nei reparti ordinari (+1.140 più di ieri) e 446.701 in isolamento domiciliare, con un incremento di 27.874 nelle ultime 24 ore. I dimessi e i guariti, infine, sono complessivamente 312.339, 4.961 più di ieri.
A livello regionale, è ancora una volta la Lombardia a far segnare il maggior incremento, con 8.822 casi. Seguono Campania (+3.888), Veneto (3.264), Piemonte (3.171). Oltre i duemila casi ci sono invece Lazio (2.735), Toscana (2.273) ed Emilia Romagna (2.180).
«L'aggiornamento sui dati di oggi non va bene, con 34.500 casi, non è un buon segnale anche perché la percentuale di tamponi positivi supera il 10%. Anche i decessi 445, sono molti. Circa 220 mila tamponi, 99 in terapia intensiva. Nei giorni scorsi la situazione sembrava essersi stabilizzata pur tenendo conto della variabilità quotidiana ma il dato di oggi ci dice che sembra che globalmente ancora il virus corre e frenarlo è necessario», ha detto il direttore Prevenzione Gianni Rezza alla conferenza stampa del ministero della Salute.
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