venerdì 23 settembre 2016

Di Martedì di Giovanni FLoris per La7: un tripudio di applausi

Ci siamo messi davanti allo schermo con un taccuino ed abbiamo annotato tutti gli applausi, lungo l'intera durata del programma di Floris che, da quel che si legge, è tornato a crescere, mettendo all'angolo Semprini con il suo 'Politics', voluto dalla direttora, Daria Bignardi, sia la trasmissione, sia Semprini -  il contratto e l'assunzione di quest'ultimo definiti antisindacali, nonostante il compenso calmierato.
 Rispetto al ciclo passato c'è una grande novità, oltre il fatto che la trasmissione va avanti fino a notte inoltrata, così si becca ascolti più soddisfacenti. E cioè che il politico di turno invitato in studio non ha più alle spalle quello stuolo umiliante di servi e serve che ad ogni affermazione del loro padrone, anche la più idiota - cosa che accadeva più d'una volta nel corso dell'intervista - dovevano assentire. Ora il politico ospite è al centro dello studio e quella schiera di servi e serve non è più in primo piano e magari qualcuno di loro può anche abbandonarsi a qualche sbadiglio - abbiamo visto anche questo.
 Ma il politico di turno, che ascoltarlo mette tristezza per la scarsa qualità umana, sociale e professionale del medesimo, ora viene sempre preceduto dall'intervento di Crozza che, con le sue risate, tenta di indorare la pillola dell'ascolto della successiva intervista, la quale talvolta fa ridere più della caricatura di Crozza. E, infatti Cairo, sta pensando di invitare più politici, tanto ridiamo lo stesso, a partire dal prossimo gennaio, quando il contratto con Crozza scadrà e Cairo non intende rinnovarlo perchè anche lui negli ultimi mesi ha fatto venire agli ascoltatori un calo del desiderio (di lui).
 Adesso nel corso delle quattro ore si parla di tutto. Dagli alimenti, alla pulizia, detersivi compresi, allo spessore degli assorbenti femminili ( la prossima puntata, come anticipato) e tutto con ospiti sempre diversi per evitare l'addormentamento in poltrona. Ci ha colpiti nella scorsa trasmissione il prof. Ticca che  ha distrutto le nostre convinzioni in fatto di zuccheri, raffinato e di canna. Non c'è differenza fra i due, ha detto il professore, quello di canna, integrale, come noi pensiamo, altro non è che lo zucchero bianco con qualche impurità della pianta dalla quale viene estratto che le dà quel colore e lo sporca, e quindi in buona sostanza non è che lo zucchero bianco sporco. Dunque niente zucchero raffinato e zucchero grezzo, ma zucchero pulito e zucchero sporco.
Ma la novità delle novità è il gradimento del pubblico in studio, autentico,  espresso attraverso gli applausi a chiunque e per qualunque cosa. Abbiamo annotato, sul nostro taccuino, in quattro ore di trasmissione, ben 120 applausi - mica a comando, tutti spontanei - con una media di 30 per ora, che vuol dire che un minuto sì e l'altro no si applaude, insomma a minuti e  banalità alternate.

2 commenti:

  1. FlfOris amo la tua trasmissione, però devo comunicarti che se continui a invitare quell'esaltato di di battista sarò costretta a non vederla più per il danno che arreca alla mia psiche. Ma questo individuo chi rappresenta? Sta a discutere con opinionisti e politici con un attelggiamento arrogante e di supponenza insopportabile, oltretutto risulta essere pericoloso per i proseliti teste calde che potrebbe catturare. Grazie per l'attenzione. Hi

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  2. condivido il suo disappunto, ma aggiungo che Floris, come altri conduttori di trasmissioni dello stesso genere , hanno creato una loro compagnia di giro 'residente', schierata anche fisicamente su due fronti, alla quale è affidato il compito di esprimere opinioni ma tassativamente in contrasto con quelle del fronte opposto. Di Battista sembrerebbe un battitore libero, ascrivibile nella categoria degli 'sfascisti' e 'so tutto io', che nel suo caso supera addirittura di molto gli stessi suoi 'padri putativi' e 'ispiratori'del 'Fatto Quotidiano', Travaglio e Scanzi

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