Trovata la soluzione? Sì, forse no. Ma ci stanno pensando - stanno provvedendo, come si usa dire. E per questo, per prendere tempo, causa tempo, hanno rimandato di 24 ore l'inaugurazione, spostandola a Giovedì. Per riflettere, ancora un giorno, alla soluzione da adottare per rendere il monumento fruibile dai cittadini e, nello stesso tempo, proteggerlo dalle intemperanze di vandali ed incivili che ogni giorno - ed ancor più la notte - attraverseranno la scalinata.
Diciamo che coloro i quali non vogliono protezioni né di giorno né di notte, ora se la stanno facendo sotto, temendo che alla prima notte, la scalinata riaperta venga imbrattata. Perchè se ciò accadesse - e non è detto che non accada - allora giustamente il mondo intero metterebbe al muro i difensori della libera circolazione di giorno e di notte, convinti che il popolo è educato, benchè non l'abbia ancora mai dimostrato, a giudicare dalle condizioni in cui hanno ridotto tanti monumenti lasciati incustoditi.
Di nuovo in queste ultime ore è arrivato un proclama di Claudio Parisi Presicce - quello che diede l'autorizzazione per l'inscatolamento delle bianche statue in Campidoglio, per proteggerle dagli sguardi micidiali del presidente iraniano che avrebbe potuto ridurle in frantumi per l'offesa che avrebbero potuto recare alla sua sensibilità - il quale ha detto basta alle inferriate. Non solo non ne metteremo alla Scalinata ma le toglieremo anche dai monumenti che ora ne sono provvisti, dall'Arco di Costantino in avanti, per fermarci a Roma. Troppe inferriate, senza bisogno perché tutti i monumenti SONO PRESIDIATI. Evviva . ciò che si voleva ottenere, e cioè il presidio da parte elle forze dell'ordine di tutti i monumenti, giorno è notte, è cosa fatta.
E poi, c'è anche un appello firmato da intellettuali, personalità politiche e artisti, con il quale prospettano una soluzione, davvero geniale. La scalinata serve solo per farla su e giù. Ma solo nella parte centrale di essa, in quelle laterali ci si potrà fermare, sedersi, ma senza mangiare o bere o fumare o fare altro - come è stato tante volte fatto senza che nessuno, in conseguenza di ciò, venisse punito.
Firma quest' appello - che prospetta una soluzione all'italiana, una brutta soluzione, una non soluzione - anche Vittorio Emiliani che si era dichiarato pubblicamente per la cancellata e per la posa in opera di panche in piazza di Spagna (la Piazza è fatta per fermarsi, la scalinata solo per salire e scendere!) e che ora dice sì al saliscendi, ma sulle rampe laterali concede che ci si fermi. Anzi che non hanno proposto, i firmatari dell'appello che appartengono alla categoria di coloro i quali sono del parere che i monumenti devono anche fruttare, tavolini e sedie e servizio di bar sulle medesime fasce laterali della scalinata. Come finalmente potrà fare la Coliva alla Galleria Borghese che ora con i soldi freschi del ministero, vuole aprire un bar ed anche un ristorante aperto anche quando la Galleria è chiusa.
I firmatari dell'appello bastava che aspettassero solo qualche ora per avere la vera soluzione del problema , quella che tutti s'aspettavamo: e cioè quella venuta dal sovrintendente Parisi Presicce che assicura un vigilanza continua ai monumenti.
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