Preferiamo fermarci a rilevare alcune pagliuzze conficcate in occhi estranei, piuttosto che imbarcarci ad approfondire le travi conficcate negli occhi vicini e che ci appartengono, perchè rappresentano il degrado generale in cui hanno fatto sprofondare la vita e il tessuto sociale i vechi e nuovi incapaci al potere.
Ci ha sempre colpito la titolistica idiota, e per questo abbiamo già più volte segnalato come quella di una trasmissione in particolare di Rai 3 superi tutte le altre e non conosca limiti nell'osare. Parliamo di 'Agorà' che questa mattina ha raggiunto il massimo, titolando la discussione sul caso Raggi e gli inetti in Campidoglio così: 'IERI RAGGI E...DOMANI'. Ogni commento è superfluo.
Ma oggi un'altra perla leggiamo su 'Repubblica' che certamente non si è per fortuna distinta per titoli ad effetto, ma che cavalca anche più volte di quante gliene offrano occasioni reali, la banalità e l'ovvietà.
Questa sera c'è a Roma, per iniziativa di Santa Cecilia, che da anni persegue un fantastico progetto concertistico quello del 'giro del mondo ' in tot orchestre che nella realtà poi si concretizza, ridicolizzandosi in due o tre orchestre (orchestrine giovanili o di amatori) - quando finirà di questo passo un simile giro ? - il concerto dell'Orchestra di Bahia con Martha Argerich solista. La Repubblica, penando di rilevare un particolare ignoto ai più, fra quelli che leggono da una settantina di anni le cronache musicali, annuncia che la Argerich sarà 'al piano' - contrariamente a ciò che fa di solito e cioè che sta 'al trombone'.
Infine le dichiarazioni pubbliche di Giuliano Giubilei, a conclusione di un festival musicale - quello delle 'Nazioni ' di Città di Castello, di cui è presidente, a fianco dell'assessore regionale alla cultura ed all'agricoltura. Giubilei, dovendo giustificare l'assenza di un a cantante folk che veniva da Mali (la notizia del suo mancato arrivo sarebbe arrivata la mattina stessa del concerto. ahahahaha...!) e che non era riuscita a raggiungere la cittadina umbra, per ragioni ' di voli aerei', sì è scusato con il pubblico per la mancanza del concerto clou del festival, proseguendo..." poi c'è tutto il settore classico del festival". Che fa ancora una volta capire quanto Giubilei con il festival di musica non c'azzecchi.
Passando poi di ' frasca in palo' - tanto per scimmiottare nel verso opposto il detto evangelico della 'pagliuzza e della trave', ieri sera ci hanno colpito, nella lunga diretta di 'In onda' de La7, dove il latinorum si sprecava, le dichiarazioni di Marco Travaglio in difesa di tutti i personaggi dell'affaire Raggi, dagli assessori che vanno e vengono (dimettendosi o fatti dimettere), a quelli indagati ( che non si fanno dimettere, nè intendono dimettersi); da quelli suggeriti alla sindaca da uno studio legale nel quale da apprendista avvocato aveva lavorato, ai dirigenti comunali sui quali gravano ombre non proprio esaltanti e che vengono ritenuti all'origine di tante trame oscure comunali. Travaglio, ieri sera, ha avuto una parola in difesa di ciascuno di questi personaggi, cosa che neanche Grillo ha fatto nè farebbe mai per difendere la sua sindaca in situazioni in cui appare davvero indifendibile, a causa della sua incapacità nello svolgere i compiti che il ruolo le assegnano.
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