Ancora sulla protezione della Scalinata di Trinità dei Monti, restaurata con i soldi di Bulgari, alla vigilia della sua reinaugurazione.
Chi ha proposto la messa in opera di una cancellata protettiva, Bulgari in primis, naturalmente intendeva che le cancellate sarebbero dovute essere due, una in basso, ai piedi della scalinata, in Piazza di Spagna, l'altra in cima, sotto la Chiesta di Trinità dei Monti che sovrasta, nel tentativo di proteggerla, la scalinata medesima. Ovvio, come si può pensare di chiudere di notte la scalinata in basso, lasciando libero l'accesso dall'alto?
Le chiusure, se ad esse si arriverà - come noi ci auguriamo - devono quindi essere due. E la deterrenza che essere dovrebbero esercitare sui malintenzionati nei riguardi del monumento, dovrebbe essere corroborata da telecamere di sorveglianza, oltre che da vigilanza - sulla quale ultima si accettano scommesse che non ci sarà mai e poi mai.
Adesso, coloro i quali non vogliono la cancellata (anche se in plexigas che lascerebbe libera alla vista l'intero monumento) si preoccupano di proteggere la cancellata stessa dai vandali. Perchè -dicono oggi su Repubblica, ed Augias condivide - la sua esistenza invoglierebbe gli sciagurati ed incivili cittadini ad imbrattarla nel giro di poco con scritte, se non anche a martellarla ( è già accaduto!). Meglio che imbrattino la cancellata che la scalinata. Ma ai difensori dell'integrità della cancellata preme evidentemente meno l'integrità della scalinata medesima.
Per mettere d'accordo tutti, si erga una cancellata, anzi due, in cima e ai piedi della scalinata, negli stessi punti di accesso, oltre che in vari altri punti della scalinata, si piazzino telecamere di controllo, e poi - il rispetto della bellezza lo impone - si assicuri alla scalinata medesima anche una vigilanza. Alla quale deve necessariamente seguire, per trasgressori e vandali, la punizione meritata, con multe in denaro, ma non irrilevanti. Se si teme tanto per il buono stato della eventuale cancellata, tanto che si è certi che verrà offesa in tutti i modi possibili, come non temere, a maggior ragione, per la scalinata, tornata al primitivo splendore dopo il costoso restauro?
E, infine, si cominci subito ad insegnare ai ragazzi dalle scuole il culto e l'amore della bellezza, ed il rispetto della nostra storia e del patrimonio artistico, culturale ed anche naturale - anche questo terzo aspetto non dimentichiamolo.
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