La cronaca racconta di ispezioni del Ministero dell'Interno o dei vari prefetti nei paesi in cui si è perpetuata fino all'altro ieri la tragica usanza di fare l'inchino con la statua del santo patrono davanti alla casa del boss cittadino, anche quando egli era dietro le sbarre, ma non aveva perso il dominio del territorio.
Si fermava la processione davanti alla casa del boss, si rivolgeva la statua verso la casa, in segno di omaggio, di 'rispetto' si dice in quei paesi, verso il farabutto locale, magari mandante od esecutore di furti, usure, sgarri, quando non anche omicidi, neppure tanto rari, si fermava e poi ripartiva.
Quando ci si è resi conto di quale anomalia si andava perpetrando con un gesto simile che inneggiava alla delinquenza, e mentre si faceva strada un minimo di coscienza civile, quegli 'inchini' sono stati vietati dalle pubbliche autorità, per la gioia di fedeli onesti e della stessa chiesa che, per troppo tempo li aveva forse subiti, ma certo senza alzare mai la voce.
Ora in quel di Salerno, proprio in ossequio alla nuova sensibilità civile e religiosa, l'anno scorso la statua del patrono in processione non è stata portata fin dentro il Comune di Salerno, da dove De Luca era già venuto via per insediarsi a Napoli alla Regione, ma dove aveva lasciato un suo fedelissimo che , per mantenere evidenti il rapporto di sudditanza verso De Luca, ha assunto un suo figlio, politico di razza secondo il boss, suo padre. Nulla a che vedere con quelle 'mezze pippe' dei grillini, come ha dichiarato pubblicamente De Luca, facendo i loro nomi con chiarezza e spregio.
Dopo quell'affronto addebitato alle autorità religiose, quest'anno il sostituto del boss, al Comune, ha fatto alla manifestazione religiosa una specie di guerra fredda.
E le autorità religiose? Invece di fare salti di gioia per essersi finalmente liberati dalle catene servili che le legavano al potere politico, piangono e si agitano per rivendicare la situazione esistente prima dello 'sgarbo'.
E perciò anche loro, come del resto il boss prima, non è che ci fanno una bella figura.
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