Quest'estate, più vistosamente delle precedenti, la musica dei grandi festival internazionali è del tutto scomparsa dai quotidiani nazionali. Ce ne eravamo accorti, ma per farlo notare attendavamo che anche qualcun altro ci precedesse, se non altro a mò di riparazione.
Se la memoria ancora ci sostiene, quest'anno il Corriere (Repubblica non è evidentemente interessata) che un tempo da Salisburgo faceva paginate su paginate , ha scritto due volte appena, all'inizio per far parlare una grande cantante, ben nota, del suo problema familiare, e cioè del suo figlio 'autistico', di cui si sapeva già e sempre 'a mezzo' Corriere - dunque che necessità c'era? - e poi alla fine per segnalarci una giovane bella attrice austriaca che debuttava nella famosa pièce teatrale che ogni anno si dà sul sagrato del Duomo della cittadina mozartiana, e che evitiamo di nominare perché da quando la si rappresenta s'è diffusa la voce che porti sfiga.
Oggi il Corriere, avvedutosi della sbadatezza, ha tentato di rimediare alla bell'e meglio, cogliendo l'occasione per dirci della onorificenza italiana concessa alla Presidente del festival - roba di un paio di settimane fa, comunicataci con un testo che definire solo sgrammaticato è un eufemismo - che ama l'Italia ed apprezza gli artisti italiani, Muti in primis.
E per dirci anche che, sebbene anche il Corriere non abbia ritenuto opportuno riferirne nel corso del festival, l'esercito di italiani alla corte mozartiana è stato anche quest'anno numeroso, da Gatti con buona parte del cast italiano del Don Giovanni, alla Filarmonica della Scala, alle primedonne Bartoli, Agresta, Remigio.
E gli altri giornali? non ci sembra abbiano sentito, neppure lontanamente, il bisogno ( dovere!) di fare il bilancio sia del festival sia della presenza degli italiani.
Di questo passo, proprio mentre vediamo l'attenzione della stampa monopolizzata dal Festival del Cinema di Venezia, dove arriveremo? Si può immaginare un traguardo peggiore del presente?
Nessun commento:
Posta un commento