Dopo le notizie sullo spropositato costo (1.800.000 Euro) della Traviata che domani sera debutterà sul palcoscenico dell'Opera di Roma, i dirigenti del teatro si sono affannati a precisare, a proposito della 'Serata Valentino', che quella di ieri sera non era una recita, bensì un'anteprima.
Perchè una simile precisazione? Per chiarire subito che al costo spropositato di questa inutile Traviata non vanno aggiunte altre spese per la serata speciale che è da considerarsi, a tutti gli effetti - ovvero ai soli effetti del pagamento del cachet agli artisti scritturati ! - una prova, ulteriore, prima del debutto ufficiale, con il quale le recite sono pagate ( in Italia le prove non sono retribuite!)
Assistiamo perplessi a tutto il clamore attorno a questa nuova produzione - costosissima, non ci stancheremo di ripeterlo - che dovrebbe, dopo tanti anni, tornare a far splendere la stella dell'Opera di Roma, retta da Carlo Fuortes. E sarebbe questa la grande serata all'Opera?
A noi che per tanti anni abbiamo frequentato le 'prime' dell'Opera romana tanto clamore ci fa venire in mente lo spettacolo, quasi sempre indecente, al quale ad ogni prima abbiamo assistito, leggendo sulle loro facce, segnate dal tempo ed anche dal ridicolo nello stesso tempo, i segni della indifferenza all'opera. A cominciare dal palco cosiddetto 'reale' dal quale si affacciavano creature indegne di starci, ringalluzzite dalla reggenza Alemanno- De Martino.
Non sappiamo se anche nell'era Tronca-Fuortes questo indecente spettacolo continui. Certo è che la 'Serata Valentino' da ciò che raccontano le foto al solo guardarle, ci dicono di tanti volti noti del bel mondo trascinati al Costanzi dal doppio invito degli autori dello spettacolo, e cioè dalla solidale amicizia con Valentino, che per fasciarne alcune dirompenti ha dovuto rinforzare con fil di ferro i suoi abiti, e con Sofia Coppola.
Ovvio che in questa cronaca semitragica, non ci sia spazio per dirci dell'esecuzione musicale - non si trattava di un'opera? - dei cantanti, del direttore, dell'orchestra oltre che della regia. Senza capire che dopo averci detto che gli abiti disegnati dal grande stilista - che poi ha disegnato solo quelli di Violetta, gli altri recano la firma degli stilisti della maison - erano 'rosso valentino', o 'più valentino del valentino stesso' che altro aggiungere? Che Maria elena Boschi, giunta a braccio con Giachetti, era la peggio vestita ( a Firenze in rosso al nuovo Teatro dell'Opera, il rosso fuoco del suo abito lungo era meno 'mortaccino' ).
Nelle scarne cronache di ieri sera, affidate per lo più alle immagini delle belle che si sono fiondate da Cannes a Roma, senza neppure cambiarsi d'abito, per far da corona al loro stilista preferito, non c'era spazio per nient'altro, neanche per la cena, nel caso avesse avuto luogo, alla fine della rappresentazione.
Per la prima di domani, sappiamo solo che è d'obbligo l'abito lungo per le signore e lo smoking per i signori. Insomma una serata di gala.
Che Verdi li perdoni.
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