lunedì 23 maggio 2016

A Francesco Telli, presidente della Fondazione 'Valentino Bucchi', che senza Liliana non sarebbe neppure esistita

Due righe due  sul sito della Fondazione (sul quale dovrebbe apparire - ma ora è in lavorazione - il bando di concorso del prossimo premio di Composizione 'Valentino Buicchi', organizzato in collaborazione con il CIDIM e  Musica per Roma, con scadenza metà giugno)  per porgere le condoglianze alla famiglia di Marco Pannella. Ed uno si chiede la ragione delle condoglianze. Esistevano forse legami  fra la Fondazione 'Bucchi' ed il leader radicale? Certamente no, ed anche  il sito ufficiale che  traccia la storia della Fondazione medesima, già Associazione musicale 'Valentino Bucchi' dalla fine degli anni Settanta, non scioglie l'arcano. Anche perché all'origine ed alla base della sua presidenza, di Francesco Telli, c'è un 'matricidio'  che ha che fare con la famiglia di Pannella, del quale ovviamente si  continua a tacere - e si è taciuto anche quando la Fondazione è stata scippata assieme al concorso, dalle mani della fondatrice, e riversata in quelle insanguinate di Telli, per finire nel calderone di Musica per Roma.
 L'Associazione  e  la Fondazione 'Bucchi' non sarebbero mai esistite senza Liliana: Liliana Pannella , sorella di Marco,  morta lo scorso agosto, donna con la stessa tempra del fratello nel difendere le proprie idee e nel battersi contro l'intero mondo musicale a difesa di cause nobilissime, di cui chissà se Telli ha preso il testimone.
 Nel sito ufficiale si narra la storia della Associazione e della Fondazione, ma il nome di Liliana non  viene mai fatto. Telli ha paura di quel nome: Ma ha forse paura anche del naturale e spontaneo paragone che chiunque conosceva Liliana, come noi, farebbe immediatamente con lui?  Certamente, altrimenti perché cancellare del tutto, anche dalla storia della Fondazione,  il nome e la figura di Liliana Pannella, come non fosse mai esistita?

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