martedì 3 maggio 2016

Prendete nota: è nato un grande soprano jazz. Il primo del mondo della lirica. Il suo nome è Madelyn Renée

Ma dove siamo vissuti per tanti anni? Come abbiamo fatto a non accorgerci della nascita di una stella nel panorama della lirica? L'articolone di ieri sul 'Corriere' che magnifica l'ultima incredibile impresa del soprano Madelyn Renée suona come un'accusa nei nostri confronti. Non abbiamo mai sentito parlare di un soprano americano di origine, italiano di adozione, che di cognome fa Renée? Rovistando nella nostra memori, purtroppo arrugginita, non ne siamo venuti a capo. Per fortuna che c'è la rete, sempre buona amica di chi porta con fatica il peso degli anni, cui rivolgerci nei momenti di smarrimento. E solo allora ci sentiamo un pò sollevati.
Perchè il soprano, di cui si racconta la sua impresa nel campo nuovissimo della 'lirica jazz' la conoscono tutti, noi compresi. Che smemorati! E' lo stesso soprano che un tempo si chiamava Madelyn Monti, dal cognome del suo marito (ora ex?), il noto giornalista Andrea Monti, oggi direttore della 'rosa': Di Lei, nel tempo, abbiamo ammirato l'avvenenza ed il fascino , ma ancor prima la splendida carriera nei teatri di mezzo mondo ed a fianco di artisti celeberrimi, fra tutti il Lucianone nazionale con il quale ha spesso cantato negli anni Ottanta, e con il quale - come rivela il Corriere - ha avuto anche una relazione, negli anni in cui del grande tenore era anche segretaria e consigliera.
 Ha ragione il Corriere: mai prima d'ora una cantante lirica in piena attività si era cimentata nel jazz; fino ad ora lo hanno fatto  solo Uri Caine, Paolo Fresu (Puccini), Pieranunzi ( Scarlatti, Bach, Haendel).  Ma quelli erano strumentisti, nulla a che vedere con la voce. E così vi ha rimediato, con la sua voce, la Madelyn, in coppia con Jacopo Jacopetti, sax.
 Ma non è l'unica impresa incredibile della cantante. Durante l'Expo milanese - si ascolta in rete - ella ha cantato l'Habanera cambiando il testo originale con una lunga sfilza di piatti tipici italiani, davanti ad un consesso in parte americano come Lei; quella stessa Habanera  - come ha raccontato- che fu causa del suo innamoramento musicale ( la suonò al pianoforte di casa, dopo averla ascoltata una volta sola in teatro,  che aveva sei anni appena).
E sempre dalla rete,  ma in questo caso dal suo sito, apprendiamo che la Madelyn Renée ha un repertorio vastissimo, che va dall'Ave Maria  sia di Schubert  che di  Bach/Gounod - che non disdegna di cantare anche a matrimoni e funzioni religiose di vario genere - ai  principali ruoli del melodramma. Anche qui la statura della grande artista si rivela a tutto tondo,  non temendo di essere giudicata per il fatto che, per soddisfare i suoi numerosissimi estimatori,  è risoluta a cantare davanti a chiunque, in ogni luogo e per ogni occasione.

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