La lista di quelli che, intendendosene, definiscono folle il progetto di Fuortes e Marino - che ritengono incompetenti: 'pirla' per dirla più efficacemente - e cioè il progetto di esternalizzare l'Orchestra ed il Coro dell'Opera di Roma, licenziandoli in blocco, prima di considerarne l'eventuale riassunzione con diverso profilo normativo ed economico, si allunga ogni giorno.
In questa lista compaiono il sovrintendente dell'Opera di Vienna - capirà qualcosa nell'aministrazione di un grande teatro, comunque molto di più di Fuortes che non capisce un tubo - i responsabili dei tre teatri di Berlino, gli stessi Berliner Philharmoniker (si tratta di teatri chiamati in causa come modelli del nuovo assetto che si vuole dare dai 'pirla' romani all'Opera di Roma) e poi anche Scala e Santa Cecilia, e la Bartoli e Barenboim e Pappano ( fa nulla che un giornale cittadino che, evidentemente, appoggia il disastroso progetto di Fuortes, abbia di proposito modificato le dichiarazione di Barenboim che ha apertamente condannato il progetto romano).
Ed ora si aggiunge anche Ennio Morricone, con una lettera aperta, nella quale esprime " pubblicamente come cittadino e musicista, la più ferma indignazione per quello che sta avvenendo in queste ore all'orchestra e coro dell'Opera di Roma... il licenziamento di una realtà artistica e musicale con un secolo di vita è un atto gravissimo, irreparabile, una ferita portata non solo alla musica e alla cultura tutta, ma anche ai valori fondanti del nostro vivere civile... non è con le cosiddette esternalizzazioni o precarizzazioni che si migliora la qualità artistica. Brucia ancora la sciagurata chiusura delle orchestre e cori RAI di Roma Milano e Napoli: fermiamoci e non annunciamo con la chiusura anche dell'Opera di Roma, un altro triste capitolo per la cultura e la convivenza in Italia".
Fermiamoci, scrive Morricone, intendendo 'Fermiamoli'. Qualcuno fermi Fuortes e Marino, anzi, sua sponte, entrambi si dimettano, lascino fare ad altri più competenti, anche se ormai la figura di 'pirla' agli occhi del mondo l'hanno fatta. Anche per questo, quale che sia la soluzione che si prospetterà, loro non possono più restare al loro posto, sono squalificati agli occhi di tutti. Devono andarsene. E per quel che riguarda Fuortes, anche i suoi inquilini di Santa Cecilia gli hanno detto apertamente: ma che c... stai facendo?
I giornali di oggi riportano in modo più o meno completo notizia della lettera aperta di Morricone( Repubblica, Corriere); ad eccezione del maggior giornale cittadino( Messaggero) che non ne parla affatto e che, nel caso di Barenboim che condannava l'operazione che si vuole mettere in atto a Roma, non riportava la dichiarazione del celebre direttore, semplicemente perché ha deciso di spalleggiare l'azione di Fuortes. Forse non gli è bastata la lezione dell'appoggio a De Martino, che poi si è rivelato il peggior amministratore degli ultimi anni all'Opera.
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