venerdì 2 agosto 2024

Terremoto. Magnitudo 5.0, avvertito fino a Messina. Se la Calabria balla, il Ponte di Salvini balla con la Calabria?

 


Mappa epicentro terremoto provincia di Cosenza - 1 agosto 2024

Una scossa lunga, avvertita distintamente in gran parte della Regione e anche in Puglia che l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato con una magnitudo di 5.0 e che ha provocato scene di panico in varie località. 

Altre scosse di assestamento. La gente sceglie di dormire fuori casa. E' il terremoto più forte in zona degli ultimi 12 anni

La Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione civile è in contatto con il territorio. Il capo Dipartimento, Fabio Ciciliano, ha convocato l’Unità di Crisi alle 23 per fare il punto con le autorità territoriali e le strutture operative della Protezione civile. Secondo i dati del Dipartimento di Fisica dell’Università della Calabria si tratta del terremoto "più intenso" degli ultimi 12 anni in Calabria.  Molti abitanti hanno scelto di trascorrere la nottata fuori dalle proprie abitazioni, chi sulle proprie macchine e qualcuno ha anche piazzato tende nei giardini. Altre due scosse di terremoto sono state registrate dall'Istituto di geofisica e vulcanologia dopo quella di magnitudo 5.0 registrata ieri sera in Calabria. Le scosse sono state, rispettivamente, di magnitudo 2.3 e 3.1, e sono state registrate a Pietrapaola e Bocchigliero. 

Sopralluoghi sono in corso a Pietrapaola, comune del cosentino individuato come epicentro del terremoto di magnitudo 5.0 registrato stasera alle 21.43, condotti direttamente dalla sindaca Manuela Labonia. Al momento, comunque, non sono segnalati danni a cose o persone. A Corigliano-Rossano, sulla fascia ionica cosentina, così come in altri comuni della zona, l'amministrazione comunale ha immediatamente attivato il Coc (centro operativo comunale) e allertato la locale Protezione civile che sta monitorando il territorio. 

Allo stato non si riscontrano danni. Ai sopralluoghi stanno partecipando anche tecnici della Protezione civile. Il direttore della Protezione civile della Calabria Domenico Costarella sta visitando a sua volta sui luoghi più vicini alla scossa per verificare la situazione. Nella zona sono state inviate, dalla Direzione regionale dei vigili del fuoco, squadre dai comandi di Cosenza e Crotone in via cautelativa e per controllare l'area.  

La terra ha tremato stasera in Calabria. 

Una scossa lunga, avvertita distintamente in gran parte della Regione e anche in Puglia che l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato con una magnitudo di 5.0 e che ha provocato scene di panico in varie località. 

Al momento non vengono segnalati danni, ma a scopo precauzionale la direzione regionale vigili del fuoco Calabria ha disposto l'invio nella zona dell'epicentro di alcune squadre del comando di Crotone e del Comando di Cosenza. Epicentro che, sempre l'Ingv, ha individuato a Pietrapaola, comune non distante dalla costa ionica cosentina, al confine con la provincia di Crotone e ad una profondità di 21 chilometri. Poi altre due scosse, rispettivamente di magnitudo 2.3 e 3.1, sono state registrate ancora a Pietrapaola e Bocchigliero.

In collegamento telefonico con RaiNews24, la sindaca di Pietrapaola Manuela Labonia, ha detto che la situazione è più calma, ma tutti i cittadini sono per strada.

Secondo i vigili del fuoco cosentini non ci sono interventi di soccorso in atto e neanche chiamate d'emergenza. Tuttavia la scossa, ha provocato scene di panico, soprattutto sulla fascia ionica calabrese, nel crotonese e nel catanzarese, dove, probabilmente, è stata avvertita con maggiore intensità. A Crotone numerosi cittadini si sono riversati in strada e sono andati nella zona dello stadio, uno spazio aperto, per sentirsi più al sicuro. Anche a Catanzaro, soprattutto gli inquilini che abitano  in appartamenti ai piani più alti, sono usciti di casa.

A Cosenza, invece, la scossa è stata ovviamente avvertita ma non si sono registrate scene di particolare panico. Il Comune è allertato ma al momento, ha riferito il sindaco Franz Caruso, neanche dalla Protezione civile nazionale sono giunte segnalazioni di criticità. 

"Abbiamo già avviato i controlli con i sindaci dei Comuni interessati, sto andando a coordinare le attività. Tra poco avremo una migliore fotografia della situazione". A dirlo in collegamento telefonico con RaiNews Domenico Costarella, direttore della Protezione Civile della Calabria. "Questo significa che ha avuto un grande risentimento in Calabria, nelle province di Vibo, Catanzaro e Reggio Calabria - ha aggiunto -. Andremo a vedere se ci sono stati danni, abbiamo subito avviato la ricognizione: ho sentito il sindaco di Pietrapaola, c'è chiaramente molto spavento". 

Ciciliano convoca l'unita di crisi

"A seguito dell'evento sismico registrato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle 21.43 a 3 km da Pietrapaola (Cosenza), con magnitudo 5.0, la macchina della

Protezione Civile regionale, con l’ausilio dei Vigili del Fuoco, si è immediatamente messa in moto, e in questi minuti sta verificando - anche attraverso la collaborazione di tanti amministratori locali, a cominciare dal sindaco di Pietrapaola, Manuela Labonia - eventuali danni a persone o cose", fa sapere Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. 

La Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile. 

La scossa è stata avvertita dalla popolazione ma, dalle prime verifiche, non risulterebbero segnalazioni di danni a persone o cose. Il Capo Dipartimento, Fabio Ciciliano, ha convocato per le ore 23 l'Unità di crisi, per fare il punto con le autorità locali e con le strutture operative di protezione civile". 

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