mercoledì 8 novembre 2023

Milano. Là dove c'era un tempo la sede dell'etichetta 'LA VOCE DEL PADRONE' sorgerà un condominio di 6 piani con 126 appartamenti ( da Il Giorno)

 


Le ruspe contro la storia. Addio all’edificio anni Venti. Arriva il mega condominio
Le ruspe contro la storia. Addio all’edificio anni Venti. Arriva il mega condominio

Là dove erano di casa Fred Buscaglione, Franco Cerri, Bruno Martino, ma anche Al Bano agli inizi della carriera e addirittura un giovanissimo Francesco Guccini, presto arriverà un nuovo maxi condominio da sei piani e 126 appartamenti. L’edificio degli anni Venti all’angolo tra viale Umbria e via Sigieri, sede fino alla fine degli anni Sessanta della storica casa discografica La Voce del Padrone, verrà abbattuto e lascerà il posto a un nuovo progetto immobiliare. Dopo la villa neogotica della Maggiolina, la palazzina liberty di piazza Trento e tanti altri edifici testimoni di una Milano che non c’è, le ruspe sono pronte a cancellare questo centenario edificio su due piani, i suoi affreschi floreali, e i fregi decorativi sulla facciata. Non ci sono vincoli paesaggistici - la Soprintendenza non ne ha ravvisati - e dalla commissione Paesaggio del Comune è arrivato il via libera.

Dopo la Voce del Padrone, chiusa definitivamente nel 1967 la palazzina è passata di mano varie volte fino all’arrivo negli anni Duemila di Calvin Klein, che qui aveva realizzato la sua sede europea. Il marchio americano del fashion aveva anche ristrutturato l’interno del complesso, guardandosi bene dal toccare però la faccia decorata. La maison è rimasta in viale Umbria fino al 2019 quando ha deciso di abbandonare l’edificio e vendere. Sono seguiti anni di abbandono fino al nuovo acquisto da parte della società Porta Rossa di Cuneo, che ha sottoposto al Comune il progetto di “demolizione e ricostruzione con ampliamento“. Un progetto che prevede una moltiplicazione delle volumetrie rispetto a quelle attuali e che scavalca la norma sull’altezza degli edifici: raggiungerà infatti la stessa altezza del palazzo confinante su viale Umbria, limite che proseguirà anche in via Sigieri, dove in base alla normativa avrebbe dovuto essere molto più basso. Una concessione fatta dall’amministrazione grazie alle opere di pubblica utilità previste - un piccolo passaggio pedonale tra via Sigieri e via Muratori - e agli oneri di urbanizzazione, quantificati in circa 2 milioni di euro, che verranno utilizzati per la riqualificazione (ancora da progettare) del tratto di via Muratori tra viale Umbria e via Tiraboschi con un senso unico, delle aiuole e una pista ciclabile.

E pensare che qui fino a sessant’anni fa venivano registrati e stampati dischi con il celebre marchio del cane che guarda in un grammofono che facevano il giro del mondo. Nel cortile interno c’era anche una ciminiera collegata proprio alla produzione dei vinili. Dall’edificio di viale Umbria sono usciti alcuni dei successi che hanno contribuito alla diffusione planetaria della musica italiana. La cui conquista del mondo partiva proprio da Milano. Ora Milano è la capitale della trap e per le incisioni di Tito Schipa o Beniamino Gigli alla Scala, realizzate proprio dalla Voce del Padrone, non c’è davvero più posto.

Nessun commento:

Posta un commento