mercoledì 8 novembre 2023

Albania. Berisha, l'ex presidente boccia l'accordo sui migranti: danni per il turismo e c'è anche un rischio xenofobia ( da Corriere della Sera, di Fabrizio Caccia)

 


Albania, l’ex presidente Berisha: «Un accordo pericoloso. Danni al nostro turismo e c’è il rischio xenofobia»
Albania, l’ex presidente Berisha: «Un accordo pericoloso. Danni al nostro turismo e c’è il rischio xenofobia»

Sorride Sali Berisha, 79 anni, ex primo ministro e presidente dell’Albania, tutt’oggi parlamentare e leader del centrodestra albanese: «Ma voi avete presente Shëngjin, dove Edi Rama e Giorgia Meloni vorrebbero insediare uno dei due centri per migranti?».

No, presidente. «D’estate Shengjin è uno dei posti più frequentati da turisti e imprenditori italiani, quest’anno c’è stato un vero boom, alberghi e resort, spiagge affollate. Magari la presidente Meloni, che rispetto tantissimo, l’ha fatto apposta, così gli italiani torneranno a fare le vacanze in Italia...».

Quest’estate anche la premier italiana è stata in Albania... «È stato un grande onore per tutti noi che sia venuta a passare qualche giorno di vacanza in Albania. E ha fatto benissimo, secondo me, anche a prendere l’aperitivo con Edi Rama, ma si sarebbe dovuta fermare lì».

. «Io ho tanti amici in Forza Italia, nella Lega, in Fratelli d’Italia anche se non conosco personalmente Giorgia Meloni. Però, davvero, secondo me l’accordo sui migranti è molto pericoloso per tanti motivi».

Quali? «Beh, ho paura ad esempio che possa aumentare la xenofobia e non vorrei neanche vedere un giorno proteste in piazza contro l’Italia. L’Albania è un Paese ospitale, accogliente, non c’è razzismo, ma è anche un Paese piccolo che teme perciò possano amplificarsi sul suo territorio i problemi già visti in altri Paesi dove sono nati questi centri. Penso alla Germania, alla stessa Italia, dove sono accaduti furti, violenze sessuali. La notizia, per esempio, che da Lampedusa arriveranno in Albania solo migranti maschi adulti è stata accolta con preoccupazione. Eppure Edi Rama appena due anni fa promise pubblicamente che mai il nostro Paese avrebbe ricevuto migranti dai ricchissimi Stati occidentali».

Ha detto di averlo fatto solo per un senso di amicizia e di gratitudine verso l’Italia. «Edi Rama pensa solo al suo potere, ai suoi interessi, temo che approfitterà personalmente del sostegno economico che arriverà dall’Italia. La nostra Corte costituzionale dice che per assegnare l’extraterritorialità a un luogo ci vuole l’autorizzazione del presidente della Repubblica. Edi Rama invece ha fatto tutto da solo, in segreto, senza un mandato. Spero intervenga la Corte di Strasburgo e annulli tutto».

Dice così perché Rama è socialista e lei del Partito democratico, di centrodestra, e siete avversari politici? «Non è così. Quando io ero premier conducemmo una lotta durissima contro i trafficanti di uomini, fino a sbarazzarcene. Ora, col nuovo governo, gli scafisti sono tornati nei nostri mari e non vorrei che queste migliaia di migranti in arrivo dall’Italia costituissero un nuovo business. E ancora: nell’accordo si dice che saranno rispettati i diritti umani. Ma Edi Rama non rispetta neppure i diritti delle opposizioni: io non posso più uscire dal Paese!».

Su di lei, presidente Berisha, pendono accuse gravi di corruzione. «Accuse senza prove, frutto di una macchinazione delle lobby. George Soros è contro di me».

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